Anni che passano, inesorabili. Intanto, il tempo prosegue incessante la sua corsa e tu non puoi far altro che migliorare te stesso…
Gli anni passano inesorabili, e questo è un dato di fatto a cui, per fortuna o purtroppo, non possiamo di certo sottrarci: esiste, infatti, quello spirito combattivo, che, in maniera auspicabile, tutti dovrebbero mettere in atto e renderlo “vitale”, secondo cui se gli anni passano, tu, in qualche modo, devi cambiare te stesso e lavorare per renderti migliore, sopratutto quando il conto di quegli anni che passano parte da un evento, magari, traumatico, come può essere un addio, una perdita, una fine.
Il tempo che ti ritrovi a dover – forzatamente – vivere in maniera sicuramente diversa rispetto al modo in cui hai vissuto fino a quel preciso momento, dovrebbe, in qualsiasi maniera, spingerti a riflettere, spingerti ad osservare, ma, sopratutto, spingerti a migliorare te stesso ed il tuo mondo, perché non puoi permetterti di restare sempre quel che sei, sopratutto se non sei riuscito, quantomeno, anche solo a pensare ad una tua crescita interiore, ad un tuo personale cambiamento.
Le perdite, gli addii, i cambiamenti forzati, devono essere occasioni di crescita, nel più alto e stupendo esempio di resilienza, ovvero riuscire a plasmarsi al cambiamento, riuscendo, addirittura, a sfruttare gli ostacoli e gli imprevisti non come “bastoni tra le ruote”, ma come possibilità di crescita!
Certo, riuscire a considerare un imprevisto come una possibilità di crescita non è ne facile ne tantomeno immediato, e su questo non c’è alcun dubbio, ma è proprio l’esercizio che bisogna portare avanti e vivere, con costanza, tenacia e pazienza, ogni santo giorno: bisogna, giornalmente, ricordarsi di migliore quel che siamo, renderci persone migliori, più mature, più sicure di noi stessi.
Il tempo, poi, farà il resto, ma la necessità di darci una possibilità deve partire, solo ed esclusivamente… Da noi!