Il compleanno del Giomba: e sono 29

Buon compleanno

E anche quest’anno è arrivato il compleanno: e siamo a 29…

Siamo a 29, e, anche quest’anno, arriva il giorno del compleanno: tante cose da dire, tante cose da pensare, tante cose da festeggiare, con uno strano gusto dolceamaro.

Non saprei bene nemmeno da dove partire tanti sono i pensieri e tante sono le cose da dire e da pensare, però, boh… Sono 29: il tempo avanza inesorabile, “e ti ritrovi già a trent’anni, tra le paure e gli affanni, tra le promesse e gli inganni”, diceva il buon Toto Cutugno.

La verità è che questo tempo ti mette tanti pensieri addosso, tante cose a cui pensare, tante cose da dire e su cui riflettere: è difficile andare avanti, perché, talvolta, ti ritrovi solo, magari non del tutto, ma il tempo che scorre ti fa capire che – solo per quanto “non” puoi essere – lo sei comunque, perché devi fare leva su te stesso, perché devi affrontare da solo il pianto e le difficoltà, perché devi avere paura e ritrovarti solo. Tante belle parole ma, alla fine, ti guardi intorno e sei solo.

E forse è anche questo lo scotto da pagare per il tempo che passa: probabilmente, maturare significa anche dovercela fare da solo, prendere in considerazione che chi ami, chi ti vuole bene, chi ti da fiducia, di colpo può sparire, improvvisamente, e ti ritrovi senza nessuno intorno, senza niente intorno, senza la terra sotto i piedi. Piangi e sei da solo, l’ansia sale e sei solo, e devi trovare, gioco forza, il modo di essere più forte.

Ho sofferto tanto, e questa sofferenza, posso ammettere a me stesso, e agli altri, che è servita: è servita a farmi capire molte più cose di me, a farmi essere migliore, a scalfire le mie paure, ed è un traguardo importante alla soglia dei trent’anni. Quest’anno, come vedete, forse ho un po meno voglia di festeggiamenti sfrenati e di allegria, per via di tante vicissitudini che mi porto alle spalle, tanta sofferenza, tante ansie, tanti problemi.

Eppure, so di essere migliore: so di avere un carattere rinnovato, so di aver combattuto tante battaglie contro le mie paure più profonde, e forse quest’anno è un compleanno di riflessioni e di speranze, un compleanno in cui, per la prima volta, mi guardo dentro in maniera veramente introspettiva, in cui mi va di riflettere, in cui, per una volta, non mi va di festeggiare con la musica alta a tutti i costi.

Resto qui a sperare, resto qui a guardarmi dentro. Ma sopratutto, resto qui a dire IO CE L’HO FATTA. E buon compleanno a me.

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