Adesso che tutto è diverso, cosa ne sarebbe? E’ facile immaginarlo, è facile fare dei conti con il proverbiale “senno di poi”…
Adesso che le cose vanno diversamente…
A pensarci bene, ho riflettuto diverse volte sullo stato di cose e situazioni che vivo ora, e tante e tante volte ho pensato a cosa ne sarebbe, adesso, con il “senno di poi”, prendendo in considerazione il bene e le diversità di quanto vivo ora, di come vivo ora, di chi sono ora, di come sono cambiato fuori, e, sopratutto, dentro, senza mai rinunciare all’essenza primigenia di quello che sento, di quello provo nel profondo del cuore.
Oggi sarebbe anche facile pensare a qualcosa di unico, a qualcosa di particolare, forse è davvero e realmente così, ma è altrettanto vero che tante cose sono cambiate in questo periodo, come il tempo che è passato quasi senza che io possa accorgermene: ci rifletto, ci penso, mi guardo intorno, e non posso non notare come il tempo mi sia, ci sia, quasi sfuggito tra le mani, come quando, in estate, giochi con la sabbia e vedi tutti quei granelli fuggire via tra le tue dita in direzione del vento.
Ecco, proprio quel cambiamento, proprio quella diversità, proprio quella voglia di crescere e cambiare ha fatto la differenza, ma ha aiutato a comprendere, a capire, ad osservare ed aumentare un sostanziale spirito critico personale, un intenso viaggio in me stesso, che mi ha aiutato a fare autocritica dove era necessario, a smussare dov’era necessario, nel più elevato senso di introspezione e lettura interiore.
Ecco perché penso e rifletto a cosa sarebbe adesso con il me di adesso, con quel me così cambiato, così provato dalle esperienze, così ferito dalla vita e da parole taglienti come lame, ma ancora su due gambe per crederci ancora un po.
Adesso… Cosa ne sarebbe adesso?
2 Commenti
E già col senno di poi…
Essì…