Curiosità, il cervello preferisce i cibi rossi a quelli verdi

Curiosità - Il cervello preferisce i cibi rossi

Curiosità riguardanti il nostro cervello: sapevate che preferisce i cibi rossi a quelli verdi? I ricercatori ci spiegano il perché.

Curiosità a proposito del nostro cervello: secondo un recente studio della Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati, infatti, il nostro cervello tende a preferire i cibi rossi a quelli verdi, e la scoperta non è di poco conto, dal momento che apre nuove strade alla lotta ai disturbi alimentari e all’obesità.

Il perché di tale, curioso, meccanismo è stato proprio oggetto dello studio dei ricercatori, secondo cui il cervello associa il concetto di maturo, quindi maggiormente “sicuro” per il nostro corpo e la nostra crescita, proprio al colore rosso: si tratta, probabilmente, di una reminiscenza del nostro passato, una forma primordiale di “auto difesa” verso quei cibi che era meglio mangiare rispetto ad altri, non fosse altro che per un maggiore apporto calorico. Un meccanismo che poteva, sicuramente, andar bene durante la preistoria, ma che, al giorno d’oggi, può diventare davvero deleterio per la nostra salute.

Gli esperti sono giunti a tale conclusione analizzando 70 volontari, ai quali è stato chiesto di osservare centinaia di immagini: al termine dell’osservazione, è stato chiesto a queste persone di indicare quali, secondo loro, fossero i cibi maggiormente calorici ed invitanti. Risultato? Tutti i cibi rossi, specialmente quando il rosso era maggiormente “brillante”, venivano indicati come preferiti e come maggiori fonte di calorie.

La cosa bella è che con i cibi verdi accade l’esatto opposto: alla vista di insalata e spinaci, ad esempio, i protagonisti del test provavano sensazioni negative.

I ricercatori commentano:

I cibi cotti sono sempre preferiti, perché rispetto a quelli naturali, a parità di quantità, offrono maggiore nutrimento. Nel caso del cibo cotto, però, la dominanza rosso – verde non offre più un’informazione affidabile, quindi si potrebbe pensare che il cervello non applichi questa regola ai cibi processati. Non si tratta però di un’informazione veritiera e dunque ci suggerisce la presenza di meccanismi evolutivi molto antichi, precedenti all’introduzione della cottura.

Insomma: attenzione a mangiare “con la testa”. Certo, l’occhio vuole la sua parte, ma… Attenti ai colori! ;-)

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