La scienza conferma un dato curioso: i minuti delle persone ritardatarie durano 77 secondi. Ecco perché.
Chi è sempre in ritardo lo sa bene: il tempo non basta mai. La scienza, proprio in questo senso, ha recentemente scoperto che, per i ritardatari, un minuto è formato da 77 secondi, e non dai canonici 60. Se non bastasse, la comunità scientifica rincara la dose, affermando che essere ritardatari è una vera e propria malattia: il ritardatario ha una sorta di orologio mentale “sballato”, dal momento che i “non ritardatari” organizzano i loro minuti come se fossero formati da 58 secondi e non da 60. Al contrario, i ritardatari organizzano i loro minuti come formati, appunto, da 77 secondi, con ricadute anche sulla percezione del tempo. Una curiosa analogia con i ritardatari è stata trovata nel multitasking: curiosamente, sembra che i ritardatari cronici siano persone che lavorano in multitasking, ovvero fanno più cose contemporaneamente. Il risultato è evidente.
Il consiglio degli esperti è quello classico: per non arrivare in ritardo, bisogna “forzarsi” a non perdere tempo. Come? Ad esempio mettendo l’orologio un quarto d’ora indietro, e vivendo, quindi, in relazione a quel tipo di orario.
E’ già un buon inizio, quindi, per non arrivare più in ritardo, e per non far più lamentare gli amici ed il capo!