Una recente ricerca conferma che leggere rende più intelligenti e maggiormente “empatici” verso gli altri. Ecco perché.
Uno studio recente, ma iniziato nel 2010, ha dimostrato che leggere non soltanto rende più intelligenti, ma anche più “empatici” verso gli altri, e questa scoperta risulta vera a tutte le età, dai bambini che imparano a leggere agli adulti in età avanzata. Leggere, infatti, va a stimolare determinate aree del cervello, il cui compito è gestire il linguaggio e la metafora: quando si legge, si va proprio a stimolare queste aree, che restano maggiormente attivate anche nella vita di tutti i giorni, migliorando, quindi, il nostro rapporto con gli altri e permettendoci di capire maggiormente noi stessi, chi ci sta intorno, e, probabilmente, permettendoci di vivere più serenamente. Leggere, infatti, apre le porte a nuovi mondi fantastici, in cui rifugiarsi per rilassarsi e scappare dall’opprimente quotidianità e dalle mille ansie che provoca. Attenzione, tuttavia: quanto fin qui esposto vale solo per la lettura “classica”: leggere online, scorrere dei siti, o leggere una rivista su un tablet non ha affatto lo stesso effetto, dal momento che le suddette aree cerebrali non vengono sviluppate.
Insomma: nulla è più bello del classico, vecchio, caro libro… E potremmo aggiungere – a maggior ragione dopo questa ricerca – che nulla è più salutare… Per il nostro cervello! 