Disquisizioni sulla musica moderna

 

Ho una mia personale idea sulla musica "moderna", intendendo con questo termine la musica come la intendiamo oggi: sono convinto, infatti, che sia nata con "Volare" di Domenico Modugno.

Quella canzoncina, dalle parole così semplici, e, proprio per questo, conosciuta in tutto il mondo, rappresentò IL muro di divisione tra tutto quello che c’era stato fino a quel momento e la musica come la intendiamo noi oggi, che proprio con questa canzone ebbe inizio.
Fino a quel momento, infatti, le canzoni erano si cantate in italiano, ma avevano "contaminazioni" americaneggianti, con ritmi che, sempre più spesso, ricordavano il Jazz, come nelle canzoni di Natalino Otto, fino a quell’istante uno dei cantanti maggiormente apprezzati, ma di certo di una generazione "precedente", maggiormente legata al "dopoguerra" e alle situazioni "storico sociali" che si portava appresso.
Stesso discorso poteva valere per le canzoni del "Trio Lescano", altro gruppo vocale molto apprezzato in quegli anni: anche in questo caso vale il discorso dei ritmi legati alle situazioni storiche vissute dall’Italia in quel periodo.

Con "Volare" c’è una "cesura" netta con il passato: per la prima volta il ritmo assume una sua connotazione completamente "Italiana", sebbene si può sempre notare qualche accenno ai ritmi americani nella parte "melodica": da questo momento, la vera canzone Italiana si sarebbe perfezionata maggiormente fino ad assumere dei suoi "connotati salienti", con i vari Celentano, in un primo periodo ancora legato al mondo dell’America e dei suoi miti, ma poi maggiormente tricolore, con ritmi che ricordano il folklore Italiano, o con i vari "urlatori", primo tra tutti Tony Dallara.
Ci sarà ancora un filone di artisti che seguiranno la moda Americana, vedi Bobby Solo o Little Tony , ma ce ne saranno tanti altri che canteranno successi tutti italiani, tra cui Edoardo Vianello, Claudio Villa, Orietta Berti e tanti altri ancora.

Quella canzonetta, vincitrice di quel Sanremo del 1958, avrebbe rivoluzionato completamente il panorama musicale Italiano donandogli una caratteristica che, fino a quel momento, non aveva avuto: una sua personalità ben definita.

La storica esibizione di Modugno a Sanremo 1958

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