Facebook pronto, ancora una volta, a stupire i suoi utenti grazie a “Marketplace”, la grande piattaforma Social di vendita oggetti. I dettagli.
Facbook non si ferma, e lo sappiamo bene: Mark Zuckerberg non ha alcuna intenzione di rallentare la sua cavalcata al successo, e, proprio in quest’ottica, lancia “Marketplace” anche in Italia.
Di cosa stiamo parlando: per chi non lo sapesse, Marketplace è una nuova sezione del Social già attiva, negli Stati Uniti, dallo scorso ottobre. Il suo obiettivo è creare una gigantesca piattaforma di vendita oggetti tra gli utenti del Social Network, come, di fatto, accade già con i cosiddetti “gruppi di vendita”.
Per accedere a tale, nuova, sezione, basta cliccare l’icona a forma di vetrina presente solo sull’applicazione del Social, e cominciare, quindi, a navigare alla ricerca del prodotto che ci interessa: una sorta, se volete, di piccolo Amazon nato su Facebook e che si avvale dei suoi utenti per crescere!
Si tratta, in buona sostanza, di una “grande pubblicità” ai gruppi di vendita, che, adesso, hanno una loro sezione personalizzata e dedicata, a riprova di quanto Facebook punti ed investa su tale sezione, evidentemente “inquadrata” come possibile “terreno di conquista” da parte del team di Zuckerberg!
Ma non è tutto: continua a crescere, sempre sul Social, anche Gameroom: anche in questo caso, per chi non lo sapesse, stiamo parlando di una piattaforma interamente dedicata ai giochi sul Social, che può essere utilizzata scaricando l’apposito programma sul PC. Una volta installata l’applicazione, si avrà, di fatto, accesso ad una libreria gigantesca di giochi, interamente accessibili proprio attraverso Gameroom.
Insomma, è evidente: qualcosa bolle in pentola in quel di Facebook! L’attenzione del Social si sta spostando anche su altri orizzonti e possibili “mercati” non necessariamente legati al Social, come abbiamo già visto anche per la Facebook TV con “Watch”, a riprova del fatto che Zuckerberg non vuole legare il suo nome necessariamente ai Social Network, ma, verosimilmente, sfruttare il marchio “Facebook” per una sorta di “esperienza totalitaria” che abbracci più settori!
E’ forse l’inizio di un predominio ancora più forte, da parte di Facebook, sulle nostre vite?