Facebook, dopo Whatsapp la crittografia anche su Messenger

Facebook - Crittografia anche su Messenger

Facebook non resta a guardare: dopo l’avvio della crittografia delle conversazioni su Whatsapp, conversazioni “segrete” anche su Messenger! I dettagli.

Facebook non vuol certo restare indietro, sopratutto quando si parla di sicurezza: così, dopo che Whatsapp ha introdotto la crittografia delle conversazioni, anche su Messenger le conversazioni diventano “segrete”, o meglio, cifrate.

Il servizio in questione, ancora in via sperimentale, si chiama Secret Conversations, e, di fatto, rende le conversazioni visibili solo a mittente e destinatario: nel corso dell’estate, tale funzionalità verrà resa pubblica, ed aumenterà la sicurezza delle conversazioni sul “fratello minore” di Facebook, tra le app più usate al mondo.

Ma c’è di più: la funzionalità di Secret Conversations permetterà, sulla falsariga di Snapchat, di creare conversazioni “revolver”, ovvero capaci di autodistruggersi dopo un determinato periodo di tempo: la funzionalità di cifratura, tuttavia, non verrà attivata per impostazione predefinita, ma sarà l’utente a scegliere se e quando attivarla.

La motivazione è da ricercarsi nel “rovescio della medaglia” di tale servizio: utilizzando le conversazioni segrete, infatti, Messenger verrà “ridotto all’osso”, dal momento che le chat non saranno più accessibili da ogni postazione, ne saranno presenti tutti i vari orpelli grafici, tipo gif, reactions e similari. Si potrebbe dire che il fine (la sicurezza) giustifica i mezzi (la mancanza del superfluo).

Da Facebook commentano:

Adesso puoi scegliere di creare conversazioni “segrete” su Messenger, che possono essere lette solo sul dispositivo della persona con cui stai comunicando. Non vedremo mai quello che le persone hanno scritto a meno che un partecipante alla conversazione ci segnali direttamente il contenuto, e non archiviamo i messaggi segreti sui nostri server dopo che questi siano stati letti o consegnati. Le persone si aspettano che i loro messaggi siano sicuri e noi le mettiamo al primo posto in tutto quello che facciamo, e questo è un altro esempio. Diamo agli utenti il controllo sull’invio dei loro messaggi che insieme alle chiamate già beneficiano di forti sistemi di sicurezza.

Insomma: la sicurezza prima di tutto, e Facebook su questo non scherza, sebbene – il dubbio s’insinua – potrebbe comunque trattarsi di una mossa utile a non “restare indietro” rischiando di perdere il proprio monopolio. Argomento, questo, tanto caro al buon Zuckerberg!

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