Gaetano: storia di un personaggio

A Lentini, vicino Siracusa, Gaetano era famosissimo: prendeva l’autobus, girava la città, andava in chiesa e partecipava alle  manifestazioni. Tutto normale, se non fosse che gaetano era… Un cane!

Era incredibile la sua umanità, nonostante fosse un randagio, un “cane di nessuno”, come qualcuno lo definiva: era un cane di quartiere, ma ormai aveva imparato a vivere la sua città metro dopo metro: era ben voluto e conosciuto da tutti, che non gli facevano mai mancare qualcosa da mangiare.
I Vigili Urbani lo avevano accolto nella loro caserma, facendolo convivere con loro, dandogli una casa dove mangiare e ripararsi dal freddo e della pioggia: su di lui si era avventata la cattiveria umana, di qualcuno che, senza scrupoli, decise di tagliargli le orecchie portandolo quasi a morire.
Gaetano è morto, d’improvviso: si è allontanato dalla sua Lentini per morire, in silenzio.
Nonostante sia soltanto un cane, la cittadinanza si è davvero commossa alla notizia della perdita di un amico di tanti, un amico comune, che ha sempre regalato il suo affetto a coloro che gli sono stati vicino.

In questo senso, un plauso va fatto al Sindaco Alfio Mangiameli che ha deciso di scrivere, di suo pugno, una lettera d’addio a Gaetano e, coadiuvato dalla popolazione stessa, che a gran voce lo sostiene, ha deciso che presto ci sarà una statua a ricordare quell’amico di tutti, che non ha mai chiesto nulla in cambio della sua umanità.

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