Gli studenti italiani? Tra i più infelici del mondo!

Triste primato per la nostra Nazione, i cui studenti sono tra i più tristi del mondo! Ecco perché.

Strano ma vero: gli studenti italiani sono tra i più tristi del mondo, al pari di quelli di Qatar, Polonia e Korea. I dati arrivano al termine di una ricerca che ha coinvolto 510.000 studenti di 65 paesi, di età compresa tra 15 e 16 anni, a cui è stato chiesto di esprimere il proprio grado di felicità a scuola. Tale classifica vede, come più tristi in assoluto, gli studenti Koreani, seguiti da Repubblica Ceca, Slovacchia, Estonia, e via via a seguire, fino ad arrivare, cinquantaquattresimi, agli Italiani, tra gli ultimi piazzamenti in classifica. I più felici, invece, sono Spagnoli, Messicani e Kazaki.

La cosa più ovvia da fare, adesso, sarebbe domandarsi perché: cosa non va nella scuola del nostro Paese? Cosa la rende triste? Cosa non da stimoli, ai giovani, per affrontarla serenamente e con gioia?

Rispondere a queste domande equivarrebbe, probabilmente, a risolvere quasi del tutto il problema…

3 Commenti

  1. Gli studenti e i genitori sanno bene che cosa non va, invece il governo pensa e parla solo di incentivi economici…ci sono insegnanti preparati ma anche quelli che non lo sono affatto e non esiste nessuna valutazione su di loro (gli altri lavoratori statali invece hanno la “pagella annuale”… ). Ci sono insegnanti che non hanno alcuna intesa con i ragazzi ma nessuno va a vedere quale e’ il tipo di rapporto che instaurano con gli studenti. Genitori e ragazzi impazziscono il pomeriggio a casa per assolvere alle montagne di compiti che piovono addosso, spesso bisogna studiare “ex novo” perche’ nessuno ha spegato dato non c’e’ mai tempo sufficiente (vedi tagli delle ore scolastiche…), e i genitori o chi per loro (lezioni a pagamento a gogo’) debbono tentare di tenere il passo, evitando di tirarsi dietro troppe lacune, che poi salteranno fuori comunque.

  2. Il dialogo tra studenti, genitori e docenti non esiste perche’ non ci puo’ essere nessun rapporto buono se la biancia non e’ almeno in minima misura equilibrata. Nel caso della scuola c’e’ chi ha il potere totale e chi subisce senza riuscire a sollevare nemmeno una obiezione pena la ritorsione (insufficienze date arbitrariamente e senza una soglia minima di voto: ho visto anche degli 1!, dileggi degli studenti ribelli o semplicemente timidi, verifiche di una difficolta’pazzesca in cui la stragrande maggioranza non arriva alla sufficienza…). I ragazzi (perlomeno chi frequenta il liceo) spesso non ha assolutamente tempo per coltivare un minimo di vita sociale, non esistono ne’amicizie ne’sport perche’ non c’e’ tempo per fare niente altro che i compiti. Ho visto ragazzi in crisi che mollano, altri che pur impegnandosi non hanno buoni risultati, altri che si deprimono e vanno avanti solo con quel minimo di forza di volonta’ che permette loro di arrivare ad un diploma. E del tasso di abbandono scolastico spaventoso che c’e’ in Italia non se ne preoccupa nessuno ? Va beh, tanto si tratta di ragazzi che non hanno voglia di fare nulla….no, tante volte non e’cosi!

    • Cara Angela,
      non posso che concordare con te persino sulle virgole. Dici cose assolutamente corrette: in molti casi, il Sistema Scolastico è fallato, e difficilmente qualcuno si occupa di trovare soluzioni concrete e durature!

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