Google acquista la divisione smartphone di HTC (come da programma)

Google acquista la divisione smartphone di HTC

Google ha acquistato il comparto che si occupa di smartphone in HTC, come da copione: scopriamo insieme i dettagli della notizia.

Google acquisisce gli smartphone HTC: come volevasi dimostrare, infatti, si è rivelata fondata la notizia che vi avevamo dato qualche giorno fa. Si apre, quindi, una nuova era per gli (ex) HTC, ma, sopratutto, si aprono moltissime nuove possibilità per la stessa Google, che, adesso, potrà contare su duemila nuove persone che lavoreranno all’hardware di nuovi smartphone Android.

L’accordo ha portato nelle casse di HTC ben 1,1 miliardi di dollari, garantendo – di fatto – l’acquisizione di buona parte del personale alle dipendenze dell’azienda taiwanese, che, come abbiamo raccontato, da diversi anni, ormai, non naviga affatto in buone acque, e che, adesso, può respirare grazie ai nuovi introiti acquisiti.

Da Google commentano:

Questi futuri googlers sono persone fantastiche con cui abbiamo già lavorato a stretto contatto per realizzare gli smartphone Pixel, siamo entusiasti di vedere che cosa riusciremo a fare insieme come unica squadra.

Per Google si tratta di un accordo d’oro, visto che, tra l’altro, acquisirà anche brevetti, licenze e proprietà intellettuali della stessa HTC, che potrà sfruttare a proprio vantaggio per i propri smartphone: la notizia dell’acquisizione ventilava, ormai, da diverso tempo, e, a conti fatti, rappresenta un affare per entrambe le parti, che, in questo modo, ne traggono sicuro giovamento.

Di fatto, analizzando bene l’accordo, però, Google non ha acquisito HTC ma i suoi impiegati, soprattutto quelli che hanno l’incarico di progettare gli smartphone. A fine accordo, infatti, l’azienda manterrà circa duemila impiegati nella sua divisione di ricerca e sviluppo a dispetto di quattromila ad oggi esistenti: è quindi ipotizzabile che duemila persone passeranno in Google, e quest’ultima, se lo vorrà, potrà effettuare ulteriori selezioni in maniera tale da ridurne il numero qualora fosse necessario.

Insomma: un accordo che sembra far felici tutti. Siamo sicuri, però, che i dipendenti la pensino allo stesso modo?

Scrivi un commento

SEGUIMI ORA SU INSTAGRAM: Scopri i reel, le dirette e tantissimi contenuti esclusivi! CLICCA QUI!