Google, stop alle "bufale": anche "Big G" adotta le "notizie verificate"

Google dice stop alle bufale

Google, come altri importanti Siti Web mondiali, dice basta alle notizie “bufala” attraverso l’adozione delle “notizie verificate”. I dettagli.

Google ha deciso di uniformarsi ad altri Siti Web mondiali nella lotta alle “notizie bufala” attraverso l’adozione delle cosiddette “notizie verificate”: provvedimento che – se ben ricordate – è stato adottato qualche mese fa anche da Facebook, anch’esso in prima linea contro le notizie false ed “acchiappaclic”.

Nello specifico, Google News, come Facebook, apporrà un particolare “bollino” accanto alle notizie provenienti da fonti verificate ed accreditate (in inglese “Fact Check”, N.D.Giomba), che permetterà un maggior controllo e “discernimento” nel “mare magnum” informativo, così da evitare – o quantomeno far si che ciò accada sempre meno – nella trappola delle notizie false, che, come sappiamo, non solo si propagano in maniera incontrollata, ma, spesso, rappresentano dei veri tesori per aziende specializzate in tale forma di Marketing, come visto, qualche settimana fa, in un servizio delle Iene.

L’iniziativa è partita lo scorso ottobre sulla versione americana di Google News, e da li è stata, poi, esportata sulle varie edizioni mondiali del servizio informativo di Google: il “bollino” che verrà apposto alle notizie verificate, conterrà informazioni dettagliate circa la verifica delle fonti, circa l’organizzazione accreditata che ha verificato la fonte in questione, e, appunto, una dichiarazione di conformità e di veridicità della notizia che si sta leggendo.

Un’operazione concreta, quindi, contro le “fake news”, divenute, ormai, una vera e propria piaga nel mondo dell’informazione sul Web, e, finalmente, riconosciuta e trattata come tale: se, in un primo momento, le discussioni intorno alle notizie bufala non erano prese più di tanto in considerazione, negli ultimi tempi l’argomento si è fatto sempre più serio, anche in luce del dilagare incontrollato del fenomeno.

Si spera, quindi, che (anche) attraverso tale iniziativa si possa, finalmente, combattere il dilagante fenomeno delle bufale in rete: i furbetti sono avvertiti!

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