Grazie a tutti voi: mi sento di dirlo di cuore, e mi sento, sopratutto, di dirlo ai miei amici, che mi vogliono bene e mi sostengono, giorno dopo giorno!
Grazie: è la parola principale ed unica che riesco a dire, in questo preciso istante, mentre sto scrivendo (e sono le ore 3:49).
Sono qui, a parlare con un amico, al termine del mio compleanno: è stata una grande serata, una bella serata, in cui ho sentito, sopratutto, tanto bene e tanto affetto intorno a me. E’ qualcosa di incredibile e di magico nello stesso momento: è qualcosa che mi emoziona e mi rende tanto, tanto felice, sopratutto perché mi rendo conto che quel bene nasce da uno scambio reciproco di affetti, che abbiamo saputo curare giorno dopo giorno, istante dopo istante, poco per volta, ma sempre con la stessa forza e speranza.
E’ anche una vera rivincita per me, sopratutto verso chi mi ha sempre e soltanto disprezzato, arrivando a farmi credere che io avessi chissà quale colpa: ragionando, per fortuna, la vita mi ha dato ragione, ed io, fortunatamente, non mi sono arreso nella ricerca della verità, affinché si comprendesse se, realmente, ciò che gli altri dicevano di me fosse verità o una semplice lama sottile mirata alla vendetta della sofferenza, mirata al donare una sofferenza gratuita, per il semplice gusto del far soffrire chi hai di fronte. Cosa che, obiettivamente, si è rivelata, poi, reale, in maniera quasi subdola, attraverso la manipolazione mentale dell’inculcare, dell’inoculare falsi sensi di colpa totalmente inesistenti.
Adesso, quando mi ritrovo a vivere serate come questa, dove intorno a me posso fisicamente ascoltare la voce di chi mi sostiene, la voce di chi mi abbraccia forte ed è sincero, il lungo e silenzioso frangente del sentirsi un tutt’uno con chi hai di fronte, posso solamente dire una cosa. Grazie a tutti.