I giorni seguitano il loro incidere in un surreale vuoto fatto del silenzio che fa da cornice al tempo che scorre, che non aspetta, che va…
I giorni continuano il loro cammino, incessante, silenzioso, mentre la tua mente continua a ripeterti tutto quel che è stato e tutto quello che sarà, e tu non puoi far altro se non pensare al tempo che va di pari passo alla tua vita: la gente corre, il tempo se ne va, la mente scorre nel suo cammino di pensieri e di paure, e tu non puoi fare altro che restare a guardare questo suo lento incidere, questo suo andare così elegante, così affascinante, così silenzioso, così pieno di mille significati…
Questo tempo continua a far da cornice a questa vita, come i marciapiedi nel vuoto della domenica pomeriggio, quando resti a guardare il grigio che c’è intorno, quando rimani a fissare un vuoto che sembra non voler smettere di esserci: senti il cuore che sobbalza, senti il tempo che ti pulsa nelle orecchie e nelle vene, nelle tempie e in mezzo allo stomaco, e tu sei costretto a farcela e a camminare, sei costretto a farti forza e mandare le gambe avanti, nonostante tu stesso sei consapevole di quanto continuino a pesarti, di quanto sia difficile doversi fare forza anche quando di forza non ce n’è, anche quando sei tu che avresti bisogno di aiuto, anche quando sei tu che avresti solo bisogno di fermarti, di stringere delle mani, di sederti senza fare nulla, anche solamente a parlare, a fantasticare, ad immaginare.
No, non c’è niente, non c’è nulla di tutto questo perché nulla di tutto questo ti è permesso: devi solo andare avanti, anche se le gambe ti pesano, anche se il cuore ti va a mille, anche se non riesci a respirare, anche se hai paura, anche se maturi la consapevolezza di essere solo. Non c’è tempo, nessuno ti ascolta, il mondo non ti ascolta, la gente non ha tempo ne di vederti ne di ascoltarti: esiste solo la consapevolezza che sei solo. Non hai mani da stringere, non hai voci con cui parlare: hai solo la strada davanti a te e le gambe, pesanti, da riportare al punto di partenza, senza farti attanagliare da quel mondo fatto di dinamiche, di paure, di pensieri, di ricordi.
Tempo non ce n’è, e non ci sono mani da stringere, voci che ti sorreggano. Ci sei tu, e sei da solo a dover combattere contro tutto quel maledetto vuoto…