Il compleanno del Giomba: e sono 27!

Oggi, un minimo di autocelebrazione ci sta! E’ il giorno del mio compleanno, e voglio condividerlo con voi attraverso un paio di riflessioni…

Un compleanno può essere visto in vari modi: se vedi il bicchiere mezzo pieno, è il segno che la tua vita sta andando avanti, che hai fatto molte cose nel frattempo, che è passato un altro anno… Se vedi il bicchiere mezzo vuoto, pensi che il tempo corre, che hai un anno in più, un giorno in più di ieri e uno meno di domani, che la vecchiaia avanza, che gli acciacchi dell’età cominciano a farsi sentire, ed altre “pippe mentali” più o meno varie.

Sta di fatto che sono 27: è vero che si giunge ad un certa età in cui capisci che il tempo per scherzare è finito! Onestamente, sono già un po di anni che me ne sono accorto, e che, probabilmente, sono entrato in questa nuova “fase”, ma proprio quando fai il compleanno capisci che il tempo corre, e non puoi permetterti di sprecarlo inutilmente! Occorre vivere, occorre fare qualcosa che renda il tempo fruttuoso, che lo renda utile, che lo renda degno di chiamarsi tale! Naturalmente, secondo gli standard della moderna società, rendere fruttuoso il tempo significa costruirsi un futuro, lavorare, sacrificarsi.

Questo mi porta a condividere con voi delle riflessioni che, giusto qualche settimana fa, facevo con un paio di amici che non vedevo da tempo: per un giovane, oggi, cosa significa “rendere fruttuoso il tempo”? Sappiamo bene quanto i tempi siano duri, con tutti quei milioni di disoccupati che non trovano un lavoro, ma come puoi pensare di costruire qualcosa quando vedi che ci sono milioni di persone in mezzo ad una strada? Un giovane che si ritrova alle soglie dei trent’anni, si guarda intorno e vede che va tutto a catafascio, che non ci sono più speranze… Io, ringraziando il buon Dio, non ho di questi problemi, ma tutto il resto dei miei amici si!

Che cazzo – scusando la parola – mi viene da dire: come puoi non pensare che hai quasi trent’anni e non hai la certezza di un lavoro, di poter concretizzare una famiglia, un matrimonio, dei figli! Come puoi far finta che tutto vada bene quando ti guardi intorno e vedi figli e padri uniti sotto la stella della disoccupazione! Certo, per un padre di famiglia, essere licenziato è brutto, ma non è neppure bello, per un giovane, guardarsi intorno e non aver certezze! I miei amici, giustamente, mi dicono che “sono una mosca bianca”, e io tento di aiutarli, sempre, come meglio posso, ma davvero, pensandoci… Come si può far finta che tutto vada bene? Come si può non pensare che si è giunti ad una certa età e non c’è ne lavoro ne speranze?

Dai, basta, la smetto: sto andando troppo in la con le riflessioni, e nel giorno del mio compleanno – almeno oggi –, sinceramente, non mi pare il massimo riempirmi la testa di pensieri e riflessioni… Certo, questo non preclude il fatto che il problema non ci sia o che non esista… Ma, per una volta, lasciatemi pensare che “domani sarà meglio”. Lasciatemi rinviare tutto a domani: oggi, non ci voglio proprio pensare!

E allora, che si dia il via alla festa: almeno per un giorno… Divertiamoci: la torta la offro io! (Y)

Il Giomba


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