In silenzio, come il tempo che passa, come la vita che scorre che sembra sabbia tra le dita, e tu resti fermo, immobile, a cercare di capirci qualche cosa…
In silenzio. E tu resti li, fermo, inflessibile, mentre cerchi di capire cosa stia accadendo nel tuo tempo e nella tua vita, nei tuoi sguardi, nella gente che ti osserva e che tenta di farti capire qualcosa che neppure tu sai che cos’è.
Proprio la mancanza di suono intorno, la totale stasi fa da cornice al tempo che si rincorre tra minuti e giornate intere, in cui gli unici suoni che puoi apprezzare sono quelli prodotti dal tuo cuore che batte, dalla gente che parla da lontano, dal mondo che gira, nonostante i tuoi dolori, nonostante i tuoi pensieri, nonostante la tua mente che non riesce a spiegare tante e tante cose, come le parole rimaste bloccate dentro alla gola o in fondo ad un cassetto, tra le pagine di un diario o di un libro, nella malinconia del tempo senza più una fine…
…E tu? Chi sei tu? Qual’è il tuo ruolo nel mondo? Cosa rappresenti per te, per la gente, per chi ti ama, per chi ti odia, per chi ti apprezza? Chi sei, sopratutto? Sono domande che non hanno mai una risposta, nonostante tu la cerchi da tanto e per tanto tempo, e nonostante, spesso, non riesci nemmeno a sapere cosa senti dentro davvero, in quel mix fatto di pensieri e di dolore, di paure, riflessioni, speranze, alti e bassi, tra un sorriso, una parola felice da parte di qualcuno e l’ingenuo sorriso di chi non si rende conto di come una mezza parola ti cambia la vita
Il resto è tutto qua: il silenzio della notte torna ad urlare la sua presenza sotto i lampioni della strada. E non puoi far altro che osservare quel perfetto equilibrio…