Esistono tanti modi per ingannare la solitudine, ma tutti, alla fine, sono sempre mirati esclusivamente ad ingannare, in qualche maniera, noi stessi…
Fateci caso: facciamo tutto il possibile per ingannare la solitudine, specialmente se siamo persone che, per nostra indole, carattere, temperamento o personalità odiamo restare da soli e cerchiamo sempre il modo di avere qualcuno accanto per diversificare la nostra giornata.
A ben riflettere, però, i tanti modi esistenti di ingannare la solitudine sono tutti mirati, alla fine, ad ingannare prevalentemente noi stessi, spingendoci a credere che tutto vada bene, nonostante, appunto, quel disastroso senso di vuoto che ci circonda: trascorriamo le giornate ed il tempo alla ricerca di spazi e persone da condividere, di pensieri da raccontare, di occhi da guardare e mani da stringere, ma arriva sempre quel maledetto momento, sopratutto la sera, in cui ritorniamo a gettarci nel freddo vuoto del nostro mondo costellato di silenzio, costellato da un gigantesco nulla che fa da cornice a quel maledetto niente che ti entra nelle ossa, e dal quale tenti, in qualsiasi modo e maniera possibile, di scappare, di fuggire, ma che non riesci in nessuna maniera a superare e rendere un ricordo.
No, quel freddo, quel vuoto, quella solitudine tornano sempre in qualche maniera, ed anche se tenti in ogni modo possibile, durante la giornata, di scappare via, loro ti aspettano comunque al varco, perché puoi ignorarli, certo, puoi scappare, ma certi momenti hanno il loro volto, farcito da quel nero silenzioso della sera, quando resti da solo con te stesso, con il tuo corpo, con ogni singolo battito del tuo cuore, ogni respiro, ogni movimento, che moltiplica la sua presenza per mille volte.
Fa male, fa molto male, e la sola cosa che vorresti sarebbe annullare il vuoto che resta, ma hai la sana consapevolezza di stare ingannando la vita, il tempo, e, principalmente… Te stesso!