Fiducia a picco dei giovani nei confronti dell’Università: sempre meno persone si iscrivono e sempre più abbandonano. I dettagli.
Giovani italiani sempre meno attratti dall’Università: le iscrizioni negli Atenei crollano a picco. Colpa non soltanto della crisi, ma anche del fatto che, a detta di tanti iscritti, l’Università non offre, comunque, sbocchi occupazionali, senza considerare il fatto che trovare un lavoro alla fine del percorso universitario è praticamente impossibile: molto meglio provare a buttarsi nel mondo lavorativo appena usciti dalla scuola superiore. Se non bastasse, chi tenta la carriera universitaria abbandona poco dopo il primo anno: almeno 15 matricole su 100 abbandonano gli studi, demotivati o poco attratti dal percorso intrapreso. Si calcola, tra l’altro, che 40 giovani su 100 considerano l’Università uno spreco di tempo e denaro per le famiglie, che, in un periodo di crisi come quello attuale, sempre più difficilmente possono accollarsi simili spese.
Sarebbe utile domandarsi, a questo punto, cosa non funziona: investire sul far funzionare davvero gli Atenei italiani, incentivandoli e spingendo i giovani a fidarsi e studiare, magari anche divertendosi, sarebbe giù un inizio eccellente… Ma le parole, si sa, lasciano il tempo che trovano se non vengono seguite dai fatti!