L'ansia : il "male del secolo"


Questo quanto emerge dagli studi effettuati negli ultimi anni . Sembra che ne soffra il 10% della popolazione Italiana , e quel che è grave è che tra questo 10% si celano anche dei “giovani” , tra i 10 e i 25 anni . Le cifre aumentano in maniera considerevole se si considera il problema in scala Europea o Mondiale . Soffrite anche voi di questo “male” ? Anche voi siete “anziosi” , o vi ritenete tali ?

Beh , effettivamente non è esagerato parlare di “problema del secolo” , proprio perchè è un problema che sembra essersi sviluppato in questi ultimi anni , e sembrerebbe che i nostri bisnonni , ad esempio , nonostante l’epoca “difficile” in cui vivevano , se paragonata all’epoca attuale , fossero di certo meno “stressati” di noi che vivamo nell’epoca attuale , tra comodità che certo molti anni fà non c’erano .

Chissà , forse il nostro stress nasce da tutti gli impegni che abbiamo , gli orari da rispettare , il nostro essere “ossessionati dall’orologio” , il nostro essere “schiavi della società moderna” , e in fondo anche il non riuscire più ad avere un po di tempo da dedicare a noi stessi , per sognare un pò ad occhi aperti , per dimenticarci di tutto e tornare un pò bambini !

A proposito dell’anzia , pensate anche voi che sia “il male del secolo” ? Ne soffrite anche voi ? Da cosa pensate dipendano le nostre anzie ?

Aspetto di sapere cosa ne pensate in merito !
Un bacio dal vostro Giomba !

;-)

6 Commenti

  1. Caro amico, credo che l’ansia sia “propria” del nostro tempo. Perché non vai a leggere http://input.blog.tiscali.it/dd1569454.
    Allora, vediamo un po’. Dobbiamo essere super laureati (possibilmente in economia, in ingegneria, medicina, giurisprudenza, con 110 e lode, altrimenti nisba, e lo chiamano “ottimo percorso di studi”, come a dire o la lode o niente lavoro), possibilmente prima che abbia termine il corso di laurea (e i “fuori corso” sono da buttare), poi si deve avere almeno un paio di master di quelli “seri” (organizzati dalle grandi aziende), e ancora devi avere almeno una decina di esperienze lavorative alle spalle… il tutto non essendo ancora giunti alla soglia dei venticinque anni. E questo se vuoi trovare un posto di lavoro che ti permetta di mettere su una famiglia a due (a “tre” neanche a pensarci!).
    Ora, amico mio, dimmi come si può vivere “rilassati” in questo tipo di società. Una società che non guarda alle persone ma alle “risorse umane”, non esseri umani, bensì risorse. Come si può pensare anche solo lontanamente di costruirsi un futuro, se ogni passo della tua vita DEVE essere condotto in un certo modo, pena la dipartita, l’essere messi al bando, cancellati, ripudiati. E’ questo il male del nostro secolo: DOBBIAMO CORRERE AL MASSIMO DELLA VELOCITA’ PER VIVERE. E la vita la costruiamo sull’oblio di noi stessi, tutti impegnati a fare ciò che la società richiede: oggetti da buttare quando non producono più.
    Siamo soltanto produttori e consumatori. Fuori da questo giro siamo una nullità.
    Ciao

  2. Si , caro amico , concordo appieno con la tua opinione .

    La “frenesia” della nostra società , l’essere sempre di corsa , e l’essere per forza attivi , altrimenti la società ci taglia fuori , ci rende molto anziosi .

    Penso inoltre che la società moderna , come dici tu , abbia fatto “propria” l’ansia : diciamo che l’uno è la conseguenza dell’altra , ed entrambe camminano sullo stesso binario .

    Infine , credo che se le nostre preoccupazioni fossero di meno , e se non fossimo “ossessionati” dall’orologio e dai mille impegni quotidiani , beh , l’ansia sarebbe certo debellata !

    Saluti , e grazie per la tua opinione !
    Il Giomba :-)

  3. Ciao Mario , grazie per aver capito la situazione !
    Sei troppo simpatico , e ti verrò a trovare spesso ! :-)

    Ciao Benny : si , effettivamente la caricatura sembra quella di un arcigna professoressa !!!!!

    Ci risentiamo !

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