La mia Palermo d’autunno

Palermo è una città sempre bella, seppur con i suoi difetti, ma è bella: in autunno, però, si tinge di una magia particolare…

Il cielo racconta storie di millenni, sotto il Monte Pellegrino che troneggia sulla città: dall’alto, vedi la città e i suoi colori che si rinnovano, come le stagioni, come i tempi che cambiano.

Eppure, è sempre la mia città, quella che vivo ogni giorno: avrà pure tanti difetti, e in tanti la criticano, ma è mia!

Tra le sue strade vivo, racconto, osservo, tra gli alberi che, pian piano, si sfogliano nel silenzio dell’autunno: i marciapiedi diventano sempre più vuoti. I bambini sono nelle loro case a fare i compiti, e passeggiando ti sembra che ci sia qualcosa nell’aria: la sensazione del cambiamento autunnale.

Qualcuno pensa che, in autunno, la natura cada nel lento sonno che la porterà verso l’inverno, per poi risvegliarsi qualche mese più in la: eppure, una vecchia filastrocca, parlando proprio dell’autunno, recita “è triste? No! Ci son le mele rosse, le noci saporite; o, bimbi ghiottoncelli, l’autunno benedite!”

Ed è proprio così: nell’aria senti l’odore delle caldarroste, nel pomeriggio che diviene, improvvisamente, velocemente, sera. La luna illumina i silenzi delle auto che sfrecciano, veloci, lungo l’autostrada che, in lontananza, dipinge le luci impazzite dei fanali. Tutto intorno, il paesaggio s’illumina come un Presepe. Questa è la mia città ed io, nonostante tutto, non posso farne a meno!