La vita vi ha sbugiardato, cari meschini ed ipocriti: il tempo è spietato, ed ha mostrato la verità, senza se e senza ma.
La vita vi ha sbugiardato: parlo a voi, cari meschini ed ipocriti che avete giocato con la mia vita e la mia serenità.
Il vostro lurido gioco basato su falsi sensi di colpa utili solo a discolparvi dalla vostra piccolezza non ha affatto retto il gioco, ed è stato smascherato dal tempo che, spietato ed impietoso, ha magicamente mostrato la verità dei fatti. Di questo sono molto felice: non attendevo altro che questo per capire cosa, realmente, potesse accadere il giorno in cui la gente fosse venuta a conoscenza della vostra falsità e della vostra cattiveria che tanto avete cercato di allontanare da voi, dipingendo come carnefice la vostra vittima designata.
Siete riusciti a prendere in giro qualcuno giocando sul pietismo, facendo leva sul vostro stupido vittimismo che tanto vi è congeniale, ma il tempo ha dato ragione ai giusti e ai forti, affinché la reale verità uscisse ed uscisse ciò che realmente siete, la vostra disarmante pochezza, la vostra miserabile nullità.
Io, però, vi perdono. Vi perdono tutti, anzitutto, per pietà: vi perdono principalmente perché la vita saprà restituirvi la pariglia, e forse perché credo nel Karma ed in questa meravigliosa ruota che gira, e che mi fa ben sperare nel fatto che, prima o poi, toccherà anche a voi subire le ingiustizie e la falsità che siete riusciti così magistralmente e platealmente a portare avanti.
Vi perdono, forse, probabilmente, perché mi fate pena, sinceramente pena: pena nel pensare a ciò che siete e sempre sarete, pena nell’aver consapevolezza del fatto che viviate nel vostro delirante micromondo piccolo e limitato come siete voi, persone minuscole verso il quale è possibile provare un solo ed unico sentimento. La pietà.