La voglia perduta di credere ancora in qualcosa, che si sfrange come le onde sugli scogli e si dissolve nell’aria, nella più totale indifferenza…
La voglia perduta di credere ancora in qualcosa, mentre il tempo continua il suo incessante scorrere, e tu resti dietro le finestre, a guardare la pioggia scendere e la neve fioccare, mentre vorresti urlare tutto il dolore che hai dentro, tutta la rabbia per questa maledetta indifferenza che vivi ogni giorno di più.
E invece, la sola cosa sensata che riesci a fare è guardarti intorno ed ascoltare il silenzio, il tempo che continua a correre, che continua a fare il suo lavoro, mentre dentro te alberga un enorme vuoto, fatto di tutte quelle parole che non hai detto e avresti voluto, di tutte quelle frasi che vorresti dire e che non puoi dire, perché nessuno le ascolta, perché nessuno esiste.
Le giornate vivono il loro grigiore routinario, le ore si rincorrono tutte uguali, con gli stessi pensieri e la stessa sensazione di stasi, di immobilità perenne che si distrugge lungo questo silenzio, questo sentire il vuoto dentro e fuori, intorno, perduti in questo essere invisibili, in questa totale e netta indifferenza fatta di parole che nessuno sembra voler ascoltare, e che nessuno, effettivamente, ascolta.
Ti rimane solamente di essere spettatore silenzioso di questa stasi, di questo susseguirsi di eventi che non riescono più a vederti spettatore, perché hai perso la voglia di credere in qualcosa, hai perso la voglia di illuderti, hai perso il vizio di credere a storie, sentimenti, frasi, promesse: ti resta soltanto questo spettacolo a cui assistere, seduto sullo scranno dei giorni tutti uguali, nel silenzio del tempo che vivi. Eppure, chissà quante frasi e quanto sereno potrebbero vivere e realizzarsi, ma chi ha più voglia di farsi ancora del male illudendosi?