L'America vendicativa rivendica l'orgoglio perduto

Osama Bin Laden è stato ucciso, e nelle strade d’America, s’alzano urla di gioia, di allegria, tra bandiere USA che sventolano e persone che cantano…

Uno spettacolo che la dice lunga: da un lato tenti di capire, per quanto possibile, la gioia di quella gente, ma da un altro ti fermi a riflettere. Dirò qualcosa che, con molta probabilità, non mancherà di attirare delle critiche: ma perchè festeggiare la morte di un uomo ucciso?

E’ vero, l’America si è liberata di un nemico, di una persona che, senza alcuno scrupolo, ha ucciso, senza se e senza ma, decine e decine di persone, ma la morte non va mai festeggiata, anche se è quella del nostro peggior nemico.

Concordo, in questo senso, con le posizioni del Vaticano:

“Di fronte alla morte di un uomo, un cristiano non si rallegra mai, ma riflette sulle gravi responsabilità di ognuno davanti a Dio e agli uomini e spera e si impegna perchè ogni evento non sia occasione di una crescita ulteriore dell’odio, ma della pace”

Queste le parole di Padre Lombardi, che mi hanno trovato concorde fin da ieri mattina, quando sono venuto a conoscenza della notizia e ho visto orde di persone festeggiare come se avessero vinto alla lotteria.

E’ uno spettacolo sicuramente di cattivo gusto, e lo dico da credente: nessuna morte va mai festeggiata. Per nessun corpo ucciso, sia quello di un nemico, sia quello di una qualsiasi persona, va mai fatta festa, così come sto vedendo, da diverse ore, nelle strade e nelle piazze USA.

Anche noi, in Italia, abbiamo precedenti illustri di “macabri” festeggiamenti per la morte di qualcuno: è su tutti i libri di storia, ad esempio, l’appensione a testa in giù del corpo di Mussolini a Piazzale Loreto, tra la folla che esultava e sputava sulle spoglie esangui di quello che era definito “dittatore”, forse, ancora una volta, in segno di vendetta, o forse in segno di superiorità, sapendo che mai si sarebbero potuti permettere di fare una cosa del genere!

Tornando a Bin Laden, seguivo le testimonianze al TG5, e ascoltavo la storia di alcuni genitori che hanno spiegato alla propria bambina che “oggi è un giorno felice, in cui si deve festeggiare”. Da notare che la bambina in questione, quel famoso 11 Settembre, era ancora nella pancia di sua madre!

Qualcuno, poi, tenta di spiegare perchè tutta quella gente festeggia, precisando che “quella della gente non è allegria, ma vendetta: questa è la giusta morte che Osama Bin Laden meritava”

Sarà, ma tutto ciò mi lascia decisamente scettico: nessuna rabbia, nessun desiderio di vendetta, nessun bisogno di recuperare l’orgoglio può giustificare i festeggiamenti di fronte alla morte di una persona, “schifosa e lurida” per quanto sia.

Opinione personale, s’intende…

7 Commenti

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    Osama Bin Laden è stato ucciso, e nelle strade d’America, s’alzano urla di gioia, di allegria, tra bandiere USA che sventolano e persone che cantano… Uno spettacolo che la dice lunga: da un lato tenti di capire, per quanto possibile, la gioia di qu…

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  4. Da un credente risulta facile il super partes e nel nome di dio fare affermazioni del tipo che questo non va bene senza vedere e cercare di spiegare i motivi reali alla base di questo. confondi il sentimento di liberazione dal fascismo con quello di osama bin laden, forse non vede delle piccole differenze.. comunque se della morte non si puo essere contenti lo si è della vita que genera quell’ atto. La gente non solo festegga la vendetta, festeggia “la SUPPOSTA fine”del motivo principale di un periodo di fortissima repressione, di ansie, bombardamenti mediatici e leggi liberticide che distruggono la vita a milioni di persone. Festeggia la speranza di ritorno alla vita. Non è paragonabile agli effetti perversi dovuti alla repressione sesssuale tra moltissimi uomini di chiesa, e un sentimento meno perverso a mio avviso. Puo sembrare uno strano allacciamento pero il collegamento tra bin laden e mussolini lo è pure. Forse non sarebbe nato qualche sorriso nei campi di concentramento alla notizia della morte di hitler e la fine del suo regime? sarebbe questo un peccato forse?
    Religione = buone e facili conclusioni monopolizzate da un ideologia
    Bin laden non esiste

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