Nessun rancore, mai, ma a volte è veramente, maledettamente, estremamente difficile riuscirci e mantenere il controllo…
Nessun rancore, mai: è un imperativo che mi ripeto, ormai, fin troppo spesso, come quasi un mantra che faccia da sottofondo alla mia vita, nonostante io mi renda ampiamente ed estremamente conto di quanto sia maledettamente ed estremamente difficile, talvolta, riuscire a far finta di niente, mantenere il controllo ed il contegno, sopratutto quando urlare sarebbe l’unica cosa sensata che avresti voglia di fare, sebbene – a conti fatti – servirebbe a poco oppure a nulla…
…E’ difficile mantenere la calma, il controllo, il contegno quando pensi a certe cose, quando rifletti – con il proverbiale “senno di poi” – e ti chiedi “si bello, ma perché ora?”, quasi come se esistessero magie capaci di far ridestare le persone dal loro “sonno della mente” portato avanti per tanto e tanto tempo, e non puoi non farti quattro calcoli, non puoi non aver voglia di urlare al primo che passa, giusto per sfogarti, giusto per sfogare lo schifo indefinito che si è creato, lo schifo che hai vissuto, lo schifo dello schifo che comprendi “a posteriori”. Eppure, devi mantenere la calma.
Eppure sei costretto a respirare, sei costretto a dover far finta di niente, a ripensare a quanto di grande e di bello hai costruito facendo leva esclusivamente sulla tua forza, e quanto ancora sarai in grado di fare, al contrario di chi, invece, ha fatto – e fa – della parola “distruzione” una ragione di vita, perché se non distrugge la propria, probabilmente, distrugge quella del prossimo suo. Solo allora, quindi, comprendi la tossicità di certi elementi e la grandissima opportunità avuta nell’averli persi.
Insomma: nessun rancore, mai. Non vale assolutamente la pena diventare come costoro: è decisamente più produttivo, al contrario, investire sulla propria vita, ricordandosi, sempre, di non prendere mai ad esempio queste persone. Già questo, da solo, vale come consiglio “salvifico”!