Oggi ero certo che fossi li, insieme a me...

Oggi ero certo che fossi li insieme a me

Ne ero certo, ne ero sicuro. Oggi ero assolutamente certo che tu fossi li, insieme a me. Ho sentito, per un istante, quella fortissima, enorme sensazione…

Oggi ero assolutamente certo che tu fossi li con me: ho risentito, per un istante, quel meraviglioso brivido che le nostre serate insieme mi sapevano regalare. Quel brivido di una serata che si costruire pezzo dopo pezzo, quando ancora, alle otto meno un quarto di sera, sei a girare per la strada a comprare le cose per la cena, e devi ancora tornare a casa, devi cucinare, devi preparare, e nonostante tutto sei maledettamente felice di farlo, perché senti che tutto si sta costruendo a poco a poco, perché senti che sarà una grande serata!

Questa sera ho sentito, di nuovo, dopo tanto tempo, l’odore delle serate di primavera, quando la temperatura è ancora fresca, certo, ma hai addosso quella sensazione di qualcosa che deve costruirsi: senti nell’aria mille profumi diversi, nel cielo scuro ma sereno, con mille stelle bianche e azzurre disegnate, e tu che resti li, immobile a guardare, finché una voce non ti dice “ehi, dobbiamo ancora fare mille cose!”

E’ stata solo una stupida illusione, ma questa sera m’è parso di sentire una sensazione che non sento più da troppi anni, da quando ho imparato ad accettare la rinuncia volontaria a tanta bellezza, che poteva davvero arricchire il nostro tempo e le nostre giornate: è stata solamente una sensazione artificiale, un’illusione stupida ed inutile, inesistente, frutto di chissà qualche astruso gioco della mente e delle sensazioni, ma è stato bello, per un solo istante, sentire la tua mano morbida nella mia mano, e quel bisogno di correre, correre, correre, che ancora abbiamo mille cose da fare!

Era sentirsi davvero vivo, era sentirsi attivo. Era, ed è, solo una stupida, stupidissima, illusione…

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