Palermo, nuovo sistema di parcheggi: scoppia il caos

Come far scoppiare il caos in città? Introducendo un nuovo metodo di parcheggio! Se vi sembra un’esagerazione, sappiate che è accaduto realmente a Palermo. Scopriamo i dettagli.

Il parcheggio di Piazzale Ungheria, tra i più noti a Palermo, è al centro, da diversi giorni, di un vero e proprio caos, derivante dall’introduzione di un nuovo sistema di parcheggio che sta facendo impazzire gli utenti. Vediamo, in breve, di semplificarne il funzionamento: si entra nel parcheggio, e fino a qua niente di strano. Dopodiché, una fotocamera fotografa la targa della macchina. Quindi si posteggia. E fino a qua ci siamo: i guai arrivano all’uscita dal parcheggio. Bisogna, infatti, digitare la targa della propria auto e pagare l’importo che spunta a schermo. Facile? Ma quando mai: la macchinetta accetta solo monete, quindi, se si hanno contanti, bisogna recarsi presso un’altra macchinetta, che scambia i soldi (perché far si che la prima macchinetta accettasse sia contanti che monete era troppo difficile! N.D.Giomba). L’infernale procedura è finita qua? Assolutamente no: dal momento in cui si paga ci sono quindici minuti per uscire dal parcheggio, altrimenti la barra non si solleva e si deve ricominciare l’intera trafila, mettendo a serio rischio i propri nervi!

Inutile dire che gli utenti sono a dir poco inferociti, in quanto il parcheggio di Piazzale Ungheria era rinomato per la sua semplicità e velocità d’utilizzo, tanto che in molti si chiedono perché complicare qualcosa che, fino ad ora, funzionava benissimo!

Superfluo dire che, quasi sicuramente, torneremo a parlarne: speriamo che il fastidio degli utenti non resti inascoltato!

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