Perso nell'odore della pioggia

Dalla finestra sale , piano , l’odore della pioggia .
Il cielo è grigio e chiuso , e la montagna sembra essere scomparsa dietro i grandi nuvoloni che sovrastano i pensieri e lo sguardo . Una leggera brezza fresca sembra abbracciare lo spazio tutto intorno , come se , per un solo istante , l’autunno tornasse con il suo sguardo .
Poi , d’un tratto , un soffio di vento entra furtivo : appunti e pezzi di carta volano via come spinti da una forza invisibile . I pini sembrano piegarsi sotto il vento , e una goccia , due , dieci , milioni cominciano a cadere , ancora .
Un paesaggio conoscente al cuore e alla mente , come una carezza che rinfresca il cielo e da vita ai giardini , all’odore della terra umida . E mi sembra ancora di sentire sensazioni di un giorno di pioggia , di una mattina trascorsa guardano in giro , destato da una meraviglia che non avevo mai provato prima di quell’istante . Tutto come in un sogno , come una sera di pioggia cantando lungo una strada solitaria e senza luci , con  quella stessa pioggia ad illuminare gli sguardi , e lacrime che sembravano pioggia , abilmente celate da quelle stesse gocce che rigavano il viso , e non capivi se fosse pianto o soltanto la gioia di amori ritrovati .
Ricordo che guardai la luna , la guardavo spesso e lo faccio ancora adesso , ma mai come allora : d’un tratto , mi accorsi che la luna era l’unico mezzo per avere vicino una persona fisicamente lontana , perchè lei , la luna , è una sola , e se entrambi la stiamo guardando vuol dire che c’è qualcosa che ci unisce . Pensieri di una beata innocenza , fatta di sorrisi e di un cielo azzurro anche quando pioveva .
Pensavo fosse tutto bello , fosse tutto semplice e delicato : la pioggia è sempre stata una mia complice fedele : è senso di rinascita , quasi come se qualcosa tornasse a vivere tra le mani , segno di rinnovamento dell’anima , del proprio essere , della propria interiorità . E come se qualcosa di nuoovo fosse nella mente , come un nuovo equilibrio che porta la voglia di sorridere e di stare bene . La pioggia è ispirazione per i poeti e per chi scrive le sensazioni del proprio cuore , e le rende immortali su fogli che non avranno più tempo , che qualcuno tornerà a leggere .
Ricordo che la pioggia mi è sempre stata "vicina" , nei momenti belli e in quelli brutti . Ricordo tante volte , anni fà , quando per la pioggia si era in pochi a scuola , perchè chi veniva da lontano restava impantanato con i motorini o nel traffico tentacolare di Palermo , e così riusciva ad andare a scuola soltano chi non abitava troppo lontano , o comunque chi riusciva a farsi dare un passaggio . Ma era bello : era bello essere in pochi in classe , farsi confidenze e rimanere a guardare il cielo grigio da dietro le finestre , mentre disegnava gocce di ricordo sui vetri .
Quanti abbracci dati sotto la pioggia , quante volte nel tentare di star vicino , e quante volte nel sentire accanto qualcosa che somigliava moltissimo all’amore , come se avessi stretto tra le mani un fiore e avessi ancora tra le mani il suo profumo , come se un petalo fosse rimasto dentro , incastonato in un ricordo , in un pensiero che torna a farmi compagnia . E la pioggia , nella pioggia rivedo il tempo che è passato , ciò che è stato e ciò che sarà , e mi sembra così assurdo che il tempo sia passato e io non me ne sono accorto .
Nella pioggia ci sono tanti ricordi , persi tra le gocce e i soffi del vento : ricordo un viale con tanti alberi e la pioggia in una sera , illuminato dalle auto che passavano . E ricordo la distrazione di un attimo quando un’auto schizzò una pozzanghera su di noi , con quell’ombrello bianco usato quasi come uno "scudo" , e tu che piangevi e pregavi di "non lasciarmi" . Si , come no , fai pure finta che non sia così , a me poco importa se ci sei o se non ci sei : di certo la falsità riesce sempre a venire a galla , anche quando è ben celata . E forse è anche nella pioggia che ho trovato il coraggio di mandare a farsi fottere tutto quel che non era esattamente ciò che volevo io , ciò che poteva darmi la forza di sorridere , di andare avanti , di non avere paura del domani . E un pò anche di mandarci te .
Ma , tuttavia , è sempre nella pioggia che ho trovato risposte , che ho cercato di capire perchè , il perchè di tanta sofferenza quasi "inutile" , il perchè di giorni completamente distrutti , come fogli appallottolati e buttati in fondo ad un cestino . Già , perchè ?
E la mente torna ad un pomeriggio , sotto la pioggia , al ritorno di un grande viaggio , perso , alla stazione , alla ricerca di un volto che mi stesse aspettando . Ma vedevo solo gente che andava , veniva … E tra le mani avevo soltanto le mie valigie , e i segni della loro pesantezza . Restai a guardare la pioggia che rigava il viso , che cadeva sulla giacca e sul mio bagaglio immenso di ricordi e motivi , di tutto ciò che era stato , e nulla riusciva a colmare il vuoto del mio cuore . Soltanto una voce , "dai , andiamo" , mi fece tornare con i piedi per terra .
E che senso ha avuto ? Che senso ha potuto avere soffrire ? Che senso ha la sofferenza di un’amore che si ferma ad un vicolo ? Che senso hanno avuto le giornate distrutte ?
Nessuno sa rispondermi , e forse neanche io so la risposta : mi perdo ancora , come allora , nella pioggia che mi cade addosso , e nel suo odore mi sembra di rivivere ricordi , odori , suoni , frammeni , frangenti e risate di una sera , seduto su un divano con la pioggia che si abbateva dietro me , e le pareti che s’illuminavano a giorno , di bianco , quando i fulmini sembravano fuoco sulla benzina . E mi pregavi di non andare .
Cosa vale ora ? Ti domandi che senso ha poter parlarne adesso , forse anche con un sospiro di sollievo , ma consci di un amore che si è fermato al palo . Lo scambio dei binari ha allontanato ogni desiderio . Destini si perdono , si rincorrono e se ne vanno , ancora ,verso mete che neanche loro conoscono .
Perso in quel cielo grigio , gonfio di pioggia e ricordi …

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