Salute, arriva la pillola che ringiovanisce il DNA: è l'elisir di lunga vita?

Salute - Una pillola nuovo elisir di lunga vita

Salute: gli esperti testano un possibile elisir di lunga vita. Parliamo, della pillola che ringiovanisce il DNA. Scopriamone insieme il funzionamento.

Salute: parliamo di longevità. Ancor più nello specifico, parliamo di qualcosa che l’uomo ha sempre cercato, sembra mai trovare davvero: l’elisir di lunga vita.

La scienza pare venire incontro proprio a coloro che vogliono vivere a lungo ed in salute: uno studio, recentemente pubblicato su Science and Cell, infatti, riporta i risultati relativi ad anni di sperimentazione su una pillola in grado di riportare indietro le lancette biologiche, riparando il DNA e favorendo il rinnovamento dei tessuti. Un vero e proprio miracolo della scienza che, se realmente avrà un seguito, aprirà una nuova era della medicina, sempre più proiettata nel futuro.

Tra pochi mesi avrà inizio la sperimentazione sull’uomo: i risultati fino ad ora raggiunti sui topi sono a dir poco incoraggianti, sopratutto perché, tramite questa pillola, sarà possibile curare il cancro, e, in un secondo momento, donare anche una sorta di “eterna giovinezza” a persone sane!

Tra sei mesi, come dicevamo, avrà inizio la sperimentazione sull’uomo, presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston: la pillola agisce potenziando una molecola già presente nel nostro organismo, il coenzima NAD+, direttamente coinvolto nei processi di riparazione del DNA. “Pompando”, per così dire, il funzionamento di tale molecola e potenziandolo, si ottengono risultati incredibili, non soltanto relativi, appunto, alla riparazione del DNA, ma anche relativi al rinnovamento dei tessuti, che andrebbe ad essere potenziato con effetti assolutamente positivi sul corpo umano. Basti pensare che, sui topi, la pillola ha fatto effetto già dopo una sola settimana di trattamento!

Gli orizzonti che tale pillola apre sono potenzialmente infiniti, ma il più importante è, senza alcun dubbio, la cura del cancro: somministrando il farmaco ai bambini sopravvissuti alla malattia, infatti, si preverrà l’insorgenza di malattie croniche potenzialmente pericolosissime!

Insomma: la scienza ci offre una speranza in più. Staremo a vedere come si evolverà la sperimentazione: di certo, torneremo a parlarne!

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