Salute, creato il "vaccino universale" utile contro l'88% dei virus

Salute - Creato al PC il vaccino universale

Salute maggiormente al sicuro, si spera, con il “vaccino universale” di recente creazione, utile a contrastare l’88% dei batteri! I dettagli.

Salute maggiormente al sicuro grazie ad una recente scoperta effettuata nei laboratori della Lancaster University: parliamo del “vaccino universale”, utile contro 88 batteri su 100!

La notizia è, di per se, interessante, ma lo è ancora di più se si considera il metodo attraverso cui tale vaccino è stato realizzato: si tratta di una strada assolutamente innovativa, che apre nuovi orizzonti in questo senso. Tale vaccino è, infatti, stato creato al computer, che, in futuro, sarà sempre più utilizzato per la creazione di vaccini mirati e ancor più funzionali ed utili allo scopo!

Lo studio alla base di tale, innovativo, modus operandi, si basa sull’analisi delle caratteristiche genetiche dei ceppi virali: partendo da tali dati, è possibile, infatti, prevedere l’evoluzione di tali virus, “bloccandone”, di fatto, il propagarsi, ma, sopratutto, bloccando il meccanismo “proprio” di alcuni virus, che riescono a “mutare” la propria identità, se così possiamo dire, al fine di non farsi riconoscere dalle difese immunitarie, che, “ingannate”, fanno passare il virus arrecando danni più o meno seri al corpo e alla salute della persona!

I ricercatori commentano:

Un vaccino antinfluenzale universale è potenzialmente a portata di mano. I componenti di questo vaccino, infatti, potrebbero essere piccoli frammenti dei virus dell’influenza, chiamati epitopi, di cui sappiamo già che possono essere riconosciuti dal sistema immunitario. La nostra collaborazione ha trovato il modo di selezionare gli epitopi per coprire l’intera popolazione.

Inutile aggiungere che tale notizia ha avuto un forte impatto sulla Comunità Scientifica, che, in generale, non pare vedere di buon occhio tale metodo: resta da capire chi ha ragione. Hanno ragione i ricercatori, confermando l’assoluta importanza di tale metodologia, o la Comunità Scientifica, titubante di fronte a questa notizia?

Non resta che attendere per scoprirlo!

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