Scienza alle prese con i misteri sulla nascita dell’Universo: la sua origine potrebbe, infatti, ricollegarsi ad un grande “rimbalzo”. Scopriamo perché.
Scienza pronta a riscrivere l’origine dell’Universo: i ricercatori del Perimeter Institute, in Ohio, infatti, sono convinti che all’origine del mondo non ci sia stato il classico big bang ma il big crunch, ovvero un “grande rimbalzo” che avrebbe dato origine alla Terra. Prima di tale rimbalzo, esisteva, verosimilmente, una sorta di spazio tempo che andava contraendosi anziché espandersi, come accade adesso.
Inutile dire che il mondo scientifico si è subito “agitato” di fronte a tale notizia, chiedendosi se, realmente, tale teoria possa avere un briciolo di fondamento: ad onor del vero, si ritrovano molte possibili verità in tale studio, compresa la possibilità che il big crunch abbia creato non soltanto il nostro Pianeta, ma anche una serie di ulteriori pianeti “paralleli”, tra i quali il nostro, che, per una serie di circostanze successive, ha visto possibile la nascita della vita, viste le sue particolari condizioni atmosferiche.
A tal proposito i ricercatori affermano:
Abbiamo scoperto di poter descrivere esattamente l’evoluzione quantistica dell’universo. Abbiamo scoperto che l’universo passa senza problemi attraverso la singolarità ed esce dall’altra parte. Era ciò che speravamo, ma non ci eravamo mai veramente riusciti prima d’ora. Sappiamo che nei primi 50.000 anni l’universo essenzialmente era pieno solo di radiazione. La materia normale che vediamo ora non era davvero molto significativa. Ritengo che le nostre attuali misurazioni suggeriscano proprio un universo primordiale senza scala.
Insomma: le teorie fin qui esposte sono decisamente affascinanti, ma, logicamente, necessitano di approfondimento. Sicuramente, rappresentano un grande passo avanti verso la risoluzione dei tanti misteri che ancora “avvolgono” la storia del nostro Pianeta, sopratutto quella più “antica”, alla quale è possibile risalire solamente attraverso il lavoro di esperti dediti a tali studi.
Non resta che attendere: forse scopriremo l’arcano!