Prima il “grande boom”, poi la tassazione e infine la crisi: “vita morte e miracoli” delle sigarette elettroniche. I dettagli.
Era stata annunciata come “una delle più grandi novità di questo secolo”, e per certi versi lo è stato: stiamo parlando della “sigaretta elettronica” che, negli scorsi mesi, ha visto un vero boom di vendite, con una fitta apertura di negozi in tutta Italia dediti proprio alla vendita di questo particolare tipo di sigarette. Sembrava andare tutto bene, poi la brusca frenata.
Recentemente, infatti, le sigarette elettroniche sono state tassate come quelle “normali”: è stato l’inizio della fine. Il fatturato di questi negozi è sceso vertiginosamente, così come le vendite: l’imposta di consumo del 58,5% frena le vendite e il “business” legato proprio a questo nuovo tipo di attività. E oltre al danno, arriva anche la beffa: il “danno” ai fatturati si prevede in aumento, con la possibilità di raggiungere anche l’80% delle perdite. Inutile raccontare le ovvie ripercussioni economiche e sociali.
Proprio l’aumento della tassazione, potrebbe rivelarsi un clamoroso boomerang per l’Erario che, da un lato, ha aumentato la tassazione su questo tipo di sigarette creando un danno di proporzioni non indifferenti. Insomma: con l’ottica di voler guadagnare di più, ha peggiorato la situazione.
Staremo a vedere quali conseguenze potrà avere questo tipo di situazione: al momento, non sembra esserci nulla di buono all’orizzonte…
4 Commenti
Per me la sigaretta elettronica è stata una rivoluzione. Ho comprato una Fumok per provarla e non me ne sono più staccato. Ho smesso completamente col tabacco!
Bisogna vedere per quanto tempo, tuttavia, converrà ancora acquistarle!
con l’uso delle sigarette elettroniche allo stato sicuramente verrebbe a mancare
un entrata non indifferente,ma il vantaggio lo riscontrerebbe avendo meno spese sanitarie con l’eliminazione delle bionde ,se non venissero tassate una volta tanto verrebbe a interesse della collettività.
…E ci guadagnerebbero tutti!