Social Network come una droga per i giovani: soltanto tre su quarantasei sanno stare una settimana senza! I dettagli di questa curiosa notizia.
Social Network quasi come delle droghe per i giovani: sapevate che soltanto tre studenti su quarantasei sono stati in grado di stare una settimana isolati dal loro utilizzo?
E’ il risultato di un curioso – e quantomai indicativo – esperimento messo in atto dal Liceo Munari di Crema, che ha visto protagonisti gli studenti del triennio dell’indirizzo multimediale del liceo artistico in questione: una ricerca che, almeno nel nostro Paese, è la prima nel suo genere.
Agli studenti è stato, infatti, chiesto di allontanarsi volontariamente, per una settimana, da tutti i Social Network, Whatsapp compreso, vivendo in maniera analogica, o, se preferite, “all’antica”, ovvero chiamando gli amici per vedersi da qualche parte anziché inviare messaggi, scrivendo un diario anziché postare su Facebook e via discorrendo: risultato? Su 46 studenti soltanto 3 sono riusciti nell’impresa. Il resto hanno, impietosamente, fallito nell’impresa.
A pensarci bene, non c’è tanto – a mio modesto parere – da stupirsi: stiamo parlando dell’era dei cosiddetti nativi digitali, quelli che a quattro anni sanno già usare un cellulare e a sei sanno già usare il PC in maniera leggermente avanzata, a volte meglio degli stessi genitori!
Tante volte ho riflettuto su queste dinamiche, e su cosa abbia portato alla nascita, appunto, dei cosiddetti “nativi digitali”, e sono anche arrivato ad ipotizzare un vero cambiamento genetico: solamente così si può spiegare la facilità con cui, anche in età abbastanza precoce, questi ragazzi e queste ragazze mettono in atto azioni che sembrano già conoscere, che sembrano aver scritto nel proprio DNA.
Chissà: probabilmente, il DNA si è evoluto con l’evolversi della specie umana, ed anche in questo caso credo che non ci sia nulla di cui stupirsi, anzi, talvolta, sarebbe anche auspicabile per generare persone sempre al passo con i tempi, e, anzi, proiettate nel futuro!
Mi piace pensare che questa mia teoria così “Darwiniana” abbia un principio di fondamento… Io ci credo!