Deve pur esistere un modo per sopravvivere a noi stessi e alla vita, per andare avanti anche contro tutte le difficoltà che il tempo ci pone…
Arriva un momento, nella vita, in cui l’imperativo è sopravvivere: purtroppo, spesso ci ritroviamo in situazioni tali che non ci permettono di trovare negli altri una forza che deve nascere solo ed esclusivamente da noi.
L’elaborazione di solitudini che nascono, la comprensione del tempo che fugge e sfugge dalle nostre dita, sono tutte consapevolezze di quei metodi di “sopravvivenza” che dobbiamo, in qualche modo, inventarci: non è sempre semplice, sopratutto quando capita di restare da soli con noi stessi. Quelle, probabilmente, sono le situazioni peggiori: sono i tipici momenti in cui devi dar conto a te stesso e trovare, contemporaneamente, la maniera di farcela ancora, per non smettere di crederci e non cadere nel baratro della rassegnazione.
Che poi, intendiamoci: il passo è veramente breve, a volte. Ci sono momenti precisi in cui ti fermi e l’unica, reale, cosa che ti viene da esclamare è “ma chi cacchio me lo fa fare? Ma chi me lo fa fare a crederci? Ma chi me lo fa fare a continuare ancora, ancora ed ancora? Ma sai che ti dico? Ma vaffanculo a tutto e tutti!”. Certo, è una cosa possibile… Ma poi? Oltre lo spirito di rassegnazione, oltre la realtà del non sapere come andare oltre, cos’altro resta da fare? Cosa inventare a noi stessi in quelle serate in cui non capisci neppure se ti senti bene o se ti senti male, se hai sonno, se hai fame, o se, semplicemente, non hai più voglia di niente?
Ecco, è esattamente ciò che intendo: non resta altro se non il doversi inventare e reinventare, il dover inventare una vita che ci permetta di andare avanti giorno dopo giorno. Non hai altra scelta: la forza devi trovarla in te!