Tecnologia senza limiti: sviluppato dai ricercatori l’Hard Disk più piccolo del mondo, basato sulla tecnologia “ad atomi”. Scopriamolo insieme!
Tecnologia sempre più al passo con i tempi: i ricercatori della Telft Univeristy hanno, infatti, realizzato l’Hard Disk più piccolo al mondo, basato sulla tecnologia “ad atomi“, capace di memorizzare dati per ben 78 Terabyte!
Si tratta ancora di un prototitpo, che, qualora riuscisse ad essere effettivamente realizzato, potrà trovare i più disparati impieghi, forte non soltanto della propria capacità, pari a 500 volte gli Hard Disk attuali, ma anche delle proprie dimensioni, pari ad un centimetro quadrato!
Ma come funziona questo concentrato di tecnologia?
Su una superficie di rame sono disposti, come su di una scacchiera, gli atomi di cloro, che sono proprio deputati a memorizzare i dati da scrivere: il problema è che, attualmente, il funzionamento di tale Hard Disk è riservato al laboratorio, dal momento che funziona solo a 196 gradi Celsius sotto zero, e che, per memorizzare altri dati, gli atomi di cloro vanno spostati manualmente tramite microscopio, il che rende, di fatto, inutilizzabile tale tecnologia nella vita di tutti i giorni, almeno attualmente.
I ricercatori sono, però, già al lavoro per sviluppare un Hard Disk basato su tale principio di funzionamento, ma che possa, comunque, funzionare in ogni condizione possibile: è probabile che ci voglia ancora del tempo, ma se, realmente, un simile disco venisse realizzato, ci ritroveremmo di fronte ad un concetto completamente diverso di Hard Disk!
Sarebbe possibile, ad esempio, memorizzare al suo interno tutti i libri mai stampati e conservare / tramandare la conoscenza sotto zero nello spazio di un francobollo, oltre, naturalmente, ad ogni altra, possibile, applicazione pratica.
I ricercatori commentano:
Con questa capacità di raccolta dati – ha spiegato Sander Otte, primo autore dello studio – potrebbero in teoria essere riuniti nello spazio di un francobollo tutti i libri mai scritti finora!
Attendiamo, insomma, per scoprire se, realmente, tale tecnologia entrerà a regime e quali saranno le sue applicazioni!