Tu non sei invisibile

Tu non sei invisibile

Poi, un pomeriggio, una donna viene da te e ti dice “tu non sei invisibile”, e non sai neppure cosa risponderle o cosa poter aggiungere a ciò…

“Tu non sei invisibile”.

Così, un pomeriggio, mi guardi e mi dici questa frase: sulle prime, davvero, credevo di non aver capito affatto o di aver capito male, ma tu intendevi proprio quello. “Per me non sei invisibile”.

Non so cosa dirti, non so bene neppure cosa risponderti: certo, ti conosco abbastanza bene, e so per certo che se mi dici questa cosa, sei assolutamente certa di quello che mi affermi, perché so per certo che non diresti mai una cosa che non pensi, solo per il piacere di rassicurarmi…

…Eppure, nonostante tutto, io non so davvero che cosa dirti: non posso negare che la tua presenza mi rende, in qualche maniera, più sereno e più felice, ma io, cara ragazza, cosa posso rispondere alla tua assoluta certezza?

Mi dici di non arrendermi, mi chiedi di non fissarmi e di non cadere nelle trappole della mia stessa mente, e cominci ad elencarmi un sacco di (mie) doti, e di questo ti sarò sempre grato e riconoscente, ma cosa posso rispondere, io, alla tua assoluta certezza, al tuo sesto senso femminile, al tuo argutissimo spirito di osservazione, capace di dare un peso anche ai singoli dettagli?

Mi chiedi di fidarti di te, ed io lo faccio, ed io voglio farlo, ed io voglio crederti… Ma soltanto io sono convinto del contrario? Soltanto io vedo una realtà totalmente opposta rispetto a quella che tu mi racconti? Dimmelo, perché, davvero, non ci sto capendo più nulla…

…Sarebbe bello se quello che mi racconti, quello che vedi, quello che osservi, fosse la realtà. Forse è pure per questo che, in fondo, ti voglio bene, perché riesci – forse inconsciamente – a farmi sentire speciale…

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