Tumore al cervello, Aspirina liquida potrebbe fare la differenza

Tumore al cervello curabile con l'Aspirina liquida

Tumore al cervello più facilmente curabile con l’Aspirina liquida? Secondo i ricercatori si: scopriamo i dettagli di questa interessante notizia.

Tumore al cervello che potrebbe diventare più facilmente curabile attraverso l’Aspirina liquida, che, in determinati casi, diverrebbe più efficace della stessa chemioterapia: ad azzardare questa delicata ipotesi la Portsmouth University, al termine di uno studio che, fin dalle sue prime battute, ha già destato particolare interesse nella Comunità Scientifica.

Più in particolare, l’Aspirina in forma liquida potrebbe rivelarsi utile contro il glioblastoma, la forma di tumore al cervello maggiormente diffusa. Asprina liquida che, nello specifico, verrebbe potenziata grazie a due ingredienti non noti, che ne aumenterebbero il potere antitumorale fino a dieci volte in più rispetto alla tradizionale chemioterapia, con relativi, minori, effetti collaterali.

Da notare che anche in passato è emerso che l’Aspirina può avere effetti positivi sulla salute, arrivando a ridurre la mortalità del 20%: è bene sottolineare, tuttavia, che la ricerca è ancora allo stato embrionale, e, comunque, i risultati devono ancora essere approfonditi con ulteriori test, vista anche la delicatezza dell’argomento trattato e le possibili false speranze che potrebbero infondersi in coloro che soffrono di queste patologie.

Resta, tuttavia, l’apertura di una possibilità nella soluzione del problema: potrebbe, realmente, aprirsi una nuova pagina nella lotta al cancro, questa terribile bestia nera che, nonostante tanti sforzi e nonostante tante ricerche, continua a mietere tante, troppe vittime, sebbene – e questo è un ottimo dato – la mortalità sembra essere in calo.

All’ANSA i ricercatori commentano:

Sviluppare l’aspirina in forma liquida e’ sempre stato un obiettivo importante a livello scientifico, considerato che quelle solubili disponibili sul mercato non sono veramente tali e contengono granuli che possono provocare effetti collaterali a livello gastrico. La nuova formulazione, sviluppata in collaborazione con una piccola start up di Manchester, ha invece la capacità di attraversare la barriera del sangue nel cervello che serve a proteggerlo, ma al tempo stesso può impedire ad alcuni farmaci di raggiungere il tumore e sconfiggerlo. Testata su cellule tumorali di adulti e bambini con glioblastoma, si è rivelata più efficace di ogni combinazione di farmaci attualmente in utilizzo, senza danneggiare le cellule sane.

Speriamo bene, insomma: incrociamo le dita e riponiamo fiducia nei ricercatori!

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