Tumori, in Italia aumenta ci si ammala ancora troppo

Tumori - In Italia aumenta ci si ammala ancora troppo

Tumori in crescita nel nostro Paese: si muore ancora troppo e il dato è, purtroppo, in positivo per l’anno attuale. I dettagli.

Tumori ancora in crescita nel nostro Paese: le stime per il 2017 non sono affatto positive, con 369.000 nuovi casi, che vedono il Nord “base” della malattia, ovvero punto geografico in cui ci si ammala di più, mentre chi si ammala al sud sopravvive di meno.

Inoltre, diminuiscono le diagnosi relative al tumore dello stomaco e del colon retto, ma aumentano quelle relative a pancreas, tiroide e melanoma: lo conferma l’indagine redatta dall’Associazione italiana di oncologia medica, nel volume “I numeri del cancro in Italia nel 2017”.

Gli esperti aggiungono:

In Italia si ammalano maggiormente le donne. Questa diminuzione è legata principalmente alla riduzione dei tumori del polmone e della prostata, ed è stabile nelle donne, ma si deve fare di più per ridurre l’impatto di questa malattia, perché oltre il 40% dei casi è evitabile. La conoscenza dei dati presentati in questo volume potrà rendere più facile e incisiva l’azione di miglioramento del livello delle prestazioni e dei servizi, in particolare per lo sviluppo dei percorsi e delle reti oncologiche, garanzia di uguale accesso, tempestività, qualità e appropriatezza sia negli iter diagnostici che nelle cure per tutti i cittadini in tutte le Regioni. In particolare, al Nord ci si ammala di più rispetto al Sud. Il tasso d’incidenza tra gli uomini è più basso dell’8% al Centro e del 17% al Sud/Isole rispetto al Nord e per le donne del 5% e del 18%. A proposito di infezioni, invece, per l’Europa questa stima è pari al 7%, simile a quanto evidenziato per l’Italia (8,5%). Nel nostro Paese è stato calcolato che, tra i tumori dovuti a agenti infettivi, l’Helicobacter pylori è causa del 42%, il virus dell’epatite B e C del 35%, il virus del papilloma umano (Hpv) del 20%. Nel complesso quasi 4.400 casi ogni anno sono riconducibili all’HPV, ma oggi è disponibile un’arma fondamentale per combatterlo, la vaccinazione.

Insomma: ci sono tante armi a disposizione della prevenzione, ma resta sempre difficile eradicare questo male. Speriamo e confidiamo, come sempre, nella scienza!

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