Twitter: la mia esperienza da traduttore

Da qualche giorno sono stato scelto dal Team di Twitter per dare una mano, insieme ad altri utenti, nella traduzione in Italiano del famoso Social Network.

Devo dire che è davvero una bella esperienza, oltre che una vera soddisfazione: una volta che Twitter ha scelto i suoi utenti per la traduzione, sullo schermo compare una specifica maschera che consente la traduzione delle pagine. Gli utenti, poi, possono proporre delle traduzioni maggiormente specifiche o dare la loro versione di una traduzione, in maniera da confrontarsi con gli altri sulla sintassi più corretta da utilizzare, o su eventuali regole grammaticali la cui connotazione potrebbe diventare soggettiva e quindi andare in conflitto con altre versioni date dagli utenti.

Ancora una volta, Twitter si conferma l’essenza del "Web 2.0", il web fatto da persone: attraverso la collaborazione di utenti scelti tra gli stessi iscritti al Social Network, si ottiene un lavoro di squadra che garantisce una rapida traduzione in altre lingue. E se non è "Web 2.0" questo!

2 Commenti

  1. ciao ragazzo,

    lo zio Tads si complimenta con te,

    i giovani che si danno da fare

    godono di tutta la mia stima ed il mio rispetto

    lasciami dire una cosa,

    sulla “soggettività” delle regole grammaticali ho seri dubbi

    hai fatto bene ad attivare l’opzione “modera i commenti”

    l’ennesima porta chiusa in faccia ai “tritamin****”

    TADS

    [COMMENTO EDITATO DAL GIOMBA : Per evitare altri problemi :-) ]

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