A volte, mi pare di vivere la sensazione terribile di avere un buco, un vuoto, al centro dell’anima, nei più profondi primordi e pensieri dentro di me…
E’ qualcosa che, probabilmente, abbiamo vissuto tutti noi: parlo della sensazione di avere un buco al centro dell’anima, dentro di noi, al centro del nostro vuoto più intimo ed interiore, più silenzioso e profondo che abbiamo.
E’ la sensazione che senti quando ti ritrovi solo e riesci a sentire persino i battiti del tuo cuore, il tuo stesso respiro, o i tuoi passi lungo il marciapiede della vita: cammini, rifletti, pensi, sospiri, e fai sempre più i conti con la tua solitudine ed il tuo pensiero di vita, il tuo pensiero di libertà, la tua voglia di cambiare tutto mentre non cambia assolutamente niente.
Ti rimangono decine di pensieri in testa, paure, idee, congetture, speranze, pensieri, ma rimangono intrappolati in quella sorta di vacuum che è il tempo che resta, la vita di ogni giorno, i minuti, i pomeriggi, le giornate, le settimane, i meni che passano e si susseguono senza darti neppure il tempo di capirci qualcosa di più: non c’è tempo per ragionare, per capire, per comprendere, per sperare. Devi solo trascinarti appresso il pesante fardello del tempo che corre insieme a te, mentre, di tanto in tanto, sul tuo cammino incontri qualcuno che riesca a farti comprendere quello che realmente vorresti provare, quello che realmente vorresti comprendere, quello che, davvero, senti il bisogno di capire, e, aldilà delle parole, ti rimangono in mente immagini, pensieri, fotografie, immortalate lungo questo silenzio che sembra non volere più passare. Solo silenzio sopra silenzio, pensieri sopra pensieri.
Rimane solo la vita che fa da cornice a questo tempo e al suo silenzio divenuto ormai routine: rimane la vita, rimani tu, rimane tutto quello che hai ancora davanti e che devi portare avanti. Insieme a te.