“Va tutto bene”: una frase semplice, che, in realtà, nasconde un mondo intero per chi ci conosce davvero e sa quando tutto questo non è vero…
Va tutto bene. E tu mi chiedi, ancora una volta, “cosa c’è? Me lo vuoi dire?”, ed io che torno a dirti che va tutto bene.
L’auto, ormai, cammina quasi per i fatti suoi, ed io resto la, in silenzio, a ripetermi non so neppure io che cosa: canticchio, dico qualcosa, mi guardo in giro, sorpasso e rallento di nuovo, e tu, accanto a me, che non dici nulla. Nemmeno io, a dirla tutta, ma penso che non ci sia niente da dire: certe volte, sono proprio i silenzi che parlano al posto nostro.
Non so ben dire se qualcuno ha colpe: probabilmente, sono soltanto io che ho bisogno di non dire niente, perché se parlassi potrebbe, realmente, succedere di tutto, e non mi pare il caso di spezzare equilibri che funzionano solo per il non volersi tener dentro qualcosa, che, alla fine, è bene che resti dove si trova.
Immaturo, insensibile, strano, taciturno: chiamami come vuoi,m pensa ciò che vuoi. Io ho smesso già da un po di farmi domande o di cercare le risposte a tutti i costi. Semplicemente, ho capito che non ne vale la pena, e che l’unica cosa che valga davvero la pena fare è vivere la vita alla giornata, affrontando, giorno per giorno e nel preciso istante in cui qualcosa accade, le difficoltà, le vicende e la vita. Pensarci a priori, credimi, non solo non serve ma è solo una stupida perdita di tempo e di salute.
“Stai cantando in macchina: quando canti in macchina vuol dire che c’è qualcosa che non va”. Ma siamo già arrivati a casa: non c’è più tempo per tentare di capirlo.. O di capirmi…