A volte il dolore non lo sento neppure più

A volte il dolore non lo sento neppure più

A volte il dolore non lo sento neppure più, perché alla fine diventi un tutt’uno, una sola cosa con tutto quello che ti fa male…

A volte il dolore non lo sento neppure più. Ed è tutto così triste…

Ci sono volte in cui mi fermo a riflettere, e mi rendo conto che non riesco nemmeno più a sentire il dolore, talmente tanto che mi sono, ormai, abituato a portarmi dentro le parole che non dico ed i pensieri che la gente non comprende… Eppure, di parole da dire ne avrei veramente tante, ma mi rendo conto che nessuno mi ascolta e nessuno ha davvero tempo di ascoltare le cose vorrei dire, perché alla fine ognuno ha sempre qualcosa di più urgente di te, di più importante, di più prioritario da dover fare. Alla fine, diventi talmente un tutt’uno con ciò che non dici, che la sofferenza non la senti neppure più. La notte diventa quel preciso momento in cui ti fondi con quel silenzio perfetto e ne diventi una cosa sola, quasi come se avessi la capacità di diventare davvero invisibile… Agli altri servi soltanto per i loro interessi e le loro necessità, e ti ascoltano esclusivamente per le cose che vogliono sentirsi dire e che interessano a loro ed al loro tornaconto, ma quando inizi a dire tutto quello che hai dentro, nessuno ha tempo, sbuffa, cambia discorso. E così, finisci con il non sentirti più importante per nessuno. Vorresti che la gente si rendesse conto del tuo dolore, delle tue parole silenziose, ma dopo tanti anni sei forgiato alla loro completa indifferenza, e nemmeno ci fai più caso. Peccato, però, renderti conto di come, progressivamente, perdi anche la consapevolezza di quanto tutto questo non sia normale e non debba assolutamente essere accettabile verso nessuna persona… Ma a cosa serve? Cosa cambia quando, per anni, ti ritrovi a sentire questa assurda sofferenza, a fare i conti con la consapevolezza di non essere veramente importante per nessuno? A conti fatti, a cosa vale sperare che cambi qualcosa se, ormai, sembra un destino scritto quello di doverti obbligare a non aver diritto ad essere importante anche solo per una persona che straveda per te, che ti scelga e ti metta come priorità nella sua vita? Passa il tempo, e, progressivamente, ti rendi conto che la vita ti sbatte sulla faccia che non hai nessun diritto di essere importante per qualcuno. Non ti è permesso, e non hai diritto di lamentarti per qualcosa di giusto.

Non hai diritto ad un cazzo di niente. E alla fine, diventi talmente una cosa sola con il dolore e la sofferenza… Che non li senti più.

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