Bozze per un romanzo

Capitolo 10

Si avviarono verso la casa, che distava pochi passi dal luogo del loro incontro.
Fecero quei pochi passi in silenzio, distratti solo da un sorriso furtivo tra un passo e l’altro.
Arrivarono al grande portone color bronzo: era una costruzione decisamente nuova, con un bel giardinetto di fronte pieno di fiori. Il portone aveva dei vetri lucenti, probabilmente montati da poco. Inserita la chiave, il portone che sembrava così pesante s’apri come per magia, quasi spinto da un tocco magico, leggero.
Pochi scalini, un pianerottolo ed arrivarono.
Una bella porta laccata color castano veniva illuminata dalla luce azzurra che filtrava dalla finestra del pianerottolo, che mostrava uno splendido panorama visto dall’alto.
Entrarono in casa.
Le pareti profumavano ancora di pittura: erano bianchissime e lucenti, probabilmente dipinte da poco tempo. Una casa decisamente molto elegante, ed arredata da qualcuno che aveva decisamente buon gusto.

– Prego, accomodati! Fai pure come se fossi a casa tua! Anzi, cosa ti offro?
– Mannò dai, non ti disturbare! Piuttosto, parlami di te! E’ così tanto che non ci vediamo!

Si accomodarono su un divano di tessuto azzurro.
Davanti a loro si vedeva un dipinto antico: una certosa che si ergeva in aperta campagna, tra ulivi ed aranceti, e poco più in la delle donne che lavoravano i campi. Era un dipinto che metteva uno strano senso di pace e leggerezza.

– Sai, ho deciso di trasferirmi qui dopo un pò di cose che sono accadute… Non so se ricordi, ma io abitavo in quella casa in periferia, ti ricordi?
– Come no! Quante risate ci siamo fatti con i vicini! A proposito, come stanno?
– Stanno bene: sono sempre simpatici come te li ricordi tu!
– E allora? Cosa è successo?
– Quando la scuola è finita, e le nostre strade si sono divise, ho conosciuto una persona che è poi diventato il mio ragazzo… Tutto bene, se non fosse che abitava a diversi kilometri da qui. Abbiamo avuto molti problemi i primi tempi, ma sai com’è, l’amore è sempre l’amore!
– Come no, lo dici a me!
– Ecco. Arrivato ad un certo punto, abbiamo deciso che eravamo fatti l’uno per l’altro, e così ho deciso di fare un’importante passo andando a vivere insieme a lui. Ero veramente felice, entusiasta. Così, ho raccolto le mie cose, ne ho parlato ai miei genitori, e ho dovuto combattere contro le loro insistenze… Se solo li avessi ascoltati adesso non sarei qua, da sola!
– D’accordo ma… Cosa è successo?
– Quando sono andata con lui, di colpo è diventato un’altro: freddo, distaccato, irriconoscibile. E pensa che sulle prime non volevo credere a me stessa. Pensavo di sbagliarmi… E invece non mi sbagliavo proprio. Così ho deciso di andarmene via e venire qui, a vivere da sola…

Lui stesso non aveva parole… Non sapeva se usare parole di conforto, di condanna o di amicizia. Di certo era una situazione difficile.
Si limitò ad un sorriso e ad una pacca sulla spalla:

– Su, non pensarci! Adesso non sei più da sola! Quando vuoi io abito qui vicino, non dimenticartene!
– Effettivamente ci stavo pensando! E tu, perchè non mi racconti la tua storia?

(… Continua …)

Bozze per un romanzo : solo una cosa voglio aggiungere . Non pensate che davvero quanto ho raccontato sia la fotocopia di cose accadute realmente . Magari ho preso spunto , ma per tutto il resto è soltanto frutto della mia fantasia . Questo racconto , come tutti quelli che seguiranno , sono PROTETTI DA LICENZA CREATIVE COMMONS LICENCE . E’ vietata la copia e la riproduzione, siano esse anche parziali . Se qualcuno fosse interessato al mio racconto , può contattarmi privatamente dalla sezione "Contatta Il Giomba" (C) Giomba – C.C.Licence

4 Commenti

Scrivi un commento

SEGUIMI ORA SU INSTAGRAM: Scopri i reel, le dirette e tantissimi contenuti esclusivi! CLICCA QUI!