Brunetta, "rivoluziuonario" per antonomasia

 

Dobbiamo ammetterlo.

Brunetta può piacere o non piacere, può stare simpatico o antipatico, ma non gli si può negare una grande caratteristica: essere "rivoluzionario" per antonomasia.
Giusto qualche settimana fa seguivo la sua intervista a Domenica Cinque che, nonostante lo sapessi già, ha rimarcato maggiormente il simpatico personaggio che Brunetta stesso rappresenta.

Anzitutto, sa prendersi in giro: una persona che sa fare dell’autoironia senza diventare "pesante" ha sicuramente delle note positive a suo favore, ma ciò che non manca al vulcanico "Mini – stro" (scusate ma non resistevo a questo simpatico giochino di parole, N.D.Giomba) è il suo fare combattivo e rivoluzionario.
Come poter descrivere altrimenti una persona che ah rivoluzionato il mondo del lavoro, "rimarcando" il concetto del rispetto verso il proprio posto di lavoro, sanzionando chi, forte delle proprie certezze, rende poco, quando ci sono persone che non cercano altro che un lavoro per mandare avanti la propria famiglia?

Rivoluzione che si è poi "trasferita" anche alla Pubblica Amministrazione: diciamolo chiaramente. Brunetta sta antipatico a molti perchè ha avuto il coraggio e la "faccia tosta" di fare ciò che altri non hanno mai pensato di fare: sanzionare chi, con la certezza del "posto fisso", gioca ad assentarsi spesso, tanto "a fine mese lo stipendio è assicurato". Peccato che quei soldini siano dei contribuenti, che andrebbero, in questo modo, a pagare degli emeriti "fannulloni", nel senso più proprio del termine.
E’ così, piaccia o no: Brunetta sta "pesante" a molti perchè ha sempre inseguito la trasparenza, rendendo partecipi per primi i cittadini nel seguire che fine facciano i loro soldi ma, ancor di più, nel far capire gli iter burocratici, e gli stadi di avanzamento delle riforme.

E proprio il "Rivoluzionario Brunetta" si accinge a dare il via alla prossima battaglia, forse una delle più difficili nella sua carriera politica:
«La mia prossima battaglia sarà l’obbligo della gentilezza e cortesia contro le molestie burocratiche. Tutti i pubblici dipendenti, tra pochi mesi quando sarà approvata la mia legge, dovranno essere gentili e cortesi».

Qualcuno dirà che è una "captatio benevolentiae" ma, aldilà di ciò che si possa dire, credo sia facile mettere alla gogna pubblicamente coloro che non si comportano bene o hanno comportamenti difformi al buon senso. Ben più difficile è lodare chi merita, e chi fa le cose per bene: si rischia, quasi sempre, di passare per "lecchini", o peggio ancora per "sudditi".

In fondo, è anche questo il prezzo della verità…

2 Commenti

  1. Brunetta stà antipatico a chi non ha mai fatto il proprio dovere,è simpatico a chi ha sempre lavorato doppio per sopperire i lazzaroni che nella pubblica amministrazione sono la maggioranza,era ora che arrivasse un castigamatti a sistemare chi vive alle nostre spalle,bravo Brunetta speriamo che mettano in pratica le nuove direttive….Ida

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