Camminare nel vuoto di tempi silenziosi, in cui senti che la sola cosa che puoi fare è andare avanti, lo stesso, anche se c’è tanto silenzio intorno a te…
Camminare nel vuoto di tempi silenziosi, mentre la vita prosegue, senza darti sconti, senza toglierti niente che possa, per un solo istante, cercare di renderti un po’ più felice: semplicemente, le cose vanno per come devono andare, le cose proseguono anche se tu non sei d’accordo e vanno avanti in un solo, unico, modo, che è quello che la vita ha scelto per te, che può sicuramente non piacerti, e che, forse, puoi cambiare in qualche modo, anche se sai quanto è complicato e quanto è difficile.
E ti ritrovi, come sempre, ad osservare questo silenzio, ad immaginare come le cose possano andare diversamente rispetto a così, ma sono immagini che rimangono, stabili, fisse, statiche, solo nella tua mente, solo nel tuo tempo vissuto, nei tuoi ricordi, nella vita che hai già visto, mentre i tuoi occhi guardano una realtà ben diversa, un tempo fatto di tante cose belle, di tante soddisfazioni e tanti traguardi, ma, di certo, anche di tante mancanze e tante parole che non puoi dire, che forse non serve neppure dire, probabilmente perché, semplicemente, nessuno le ascolterebbe e a nessuno interesserebbero davvero.
Ed è così che le parole si seccano in gola, pietrificano sul viso nel pianto nascosto di sere con le stelle nel cielo, perdute a guardare ed immaginare sensazioni di gioia e serenità che mancando da troppo, sempre più nascoste, sempre più sotterrate da quel senso di vuoto, da quel senso di reale incompletezza che la vita sembra volerti trascinare con se, che vorresti riuscire a togliere da davanti, ma che rimane, con il dolore che ne resta…
Ed ecco che camminiamo in questo vuoto, in questo tempo silenzioso, fatto di parole che nessuno vuole più ascoltare.