Chi mi ridarà il tempo passato?

Chi mi ridarà il tempo passato

Chi mi ridarà il tempo passato? Chi mi tornerà indietro i pomeriggi vuoti, con quel dolore silenzioso che ti porti appresso senza che nessuno se ne accorga?

Chi mi ridarà il tempo passato? Chi mi tornerà indietro i pomeriggi vuoti con quel dolore, che non dovrebbe neppure esistere, che ti porti appresso, silenziosamente, senza che nessuno se ne renda conto, mentre dentro piangi dal dolore del vuoto, delle parole che vorresti dire e che nessuno ascolta?

Tu lo sai che cosa si prova ad essere invisibile? Tu lo sai cosa senti quando vorresti dire mille cose e hai la consapevolezza che non soltanto nessuno le ascolta, ma neanche le vede? Vorresti dire tante, tantissime cose, eppure sei costretto a stare zitto, a camminare veloce per tenere la mente impegnata e lontana dal pensiero di questo dolore che non passa, che non se ne va, come questa consapevolezza che i giorni ripetono, che si ripete in loop, mentre vorresti che il tempo cambiasse le cose e che, per una volta, tutto divenisse perfetto, tutto divenisse lineare, chiaro, felice, sereno, e anche tu, per una volta, come una volta, potessi realmente condividere quel sogno d’amore, quella voglia e quel bisogno di amore che pass silenzioso, che se ne va senza che nemmeno tu possa rendertene conto…

…Anzi, te ne rendi conto eccome: sai benissimo quello che provi e perché lo provi, e cerchi di fare finta di niente, ma quando arrivi a fine giornata hai la precisa consapevolezza del niente che è cambiato, e la tristezza sale ancora di più, e non se ne va, come niente cambia giorno dopo giorno. E andare avanti facendo finta di niente, sperando che le cose cambino quando, in realtà, non cambiano per niente, diventa sempre più difficile, e le giornate sono sempre più pesanti, in questo dolore senza fine…

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