Ci si perde per non parlare, per tenere tutto dentro senza mai rendersi conto che ci si sta allontanando, poco per volta, forse per sempre…
Ci si perde per non parlare, ed è maledettamente triste rendersi conto di come ci si allontani, un po’ per volta, nel silenzio di una comunicazione che non c’è più e diventa sempre più lontana, sempre più isolata, sempre più triste, sempre più sola, come soli diventiamo noi quando tutto si perde e niente resta se non l’amaro ricordo di un tempo forse diverso, forse ideale, forse maggiormente adatto a quelli che erano i nostri sogni!
Non posso non rendermi conto, tuttavia, di come questo sia soltanto “un fattore del tutto”: in fondo, chi davvero ama, chi davvero è disposto ad amarci e trascorrere la vita insieme, è disposto ad accettarci con i nostri pregi ed i nostri difetti, e per niente al mondo è disposto a rinunciare a noi. C’è il concreto rischio, infatti, che la scusa della “incomunicabilità” diventi solamente un vettore per giustificare mancanze personali spesso neanche troppo giustificate.
Si può litigare, certo, ma se ami davvero non esiste nessuna distanza che tenga: tornerai sempre tra le braccia di ciò (e di chi) che ti fa star bene davvero. E se questo non accade, semplicemente, non hai mai amato davvero: lo dico attraverso l’esperienza e l’osservazione di “prove provate”. Potrei citare decine di amici ed amiche che hanno litigato con i propri fidanzatomi, sembrava quasi per sempre. Eppure, poco tempo dopo sono sempre tornati insieme, per condividere la strada delle proprie vite in una vita sola, per correre sullo stesso cammino.
Mi dispiace ma sono estremamente risoluto su questo: un abbandono e una barbara uccisione di una storia d’amore non è mai giustificabile salvo rarissimi contesti (violenze e simili). Ma se te ne vai volontariamente è non torni, significa solo una cosa: non hai mai amato davvero. In pratica, è stata un’enorme presa per il culo. E questo è totalmente inaccettabile!