Come si può star sempre appresso alla speranza? Come pretendi che la speranza possa cambiare il vivere quotidiano? Così, per magia?
Come si può star sempre appresso alla speranza? La risposta è che, probabilmente e semplicemente, non si può: diventa davvero difficile e molto complicato vivere restando a coltivare delle speranze che, a conti fatti, restano semplicemente tali, e, di fondo, tendono a far cambiare molto poco nella quotidianità concreta di ogni giorno!
Cosa può cambiare, in fondo, nel restare appresso alla speranza? Si tratta, a conti fatti, di qualcosa di veramente illusorio, stranamente tendente alla voglia di accettare tutto passivamente, come se si fosse consapevoli che non cambierò un accidenti di niente, ma tu speri, quasi ti appigli ad un qualcosa che sai bene può non esistere neppure, e lo fai per non guardare in faccia la realtà, ovvero che non cambia niente a fronte del tempo che passa, inesorabile.
No, non è così che le cose devono funzionare: chi è realista, deve avere il coraggio di affrontare la realtà dei fatti e guardare che le cose non stanno cambiando ne stanno diventando quelle che avremmo voluto divenissero. A questo punto, occorre farsi due domande e chiedersi se, davvero, valga la pena di vivere sperando in qualcosa.
Si, per carità: bellissimo nutrire speranze, avere atteggiamenti positivi, senza ombra di dubbio, ma, parlando concretamente e a livello di concretezza produttiva, esattamente, di cosa stiamo parlando? La speranza può aiutare a cambiare le cose? Se la risposta è SI sono pronto ad accettare la dimostrazione da parte di qualcuno, mentre se la risposta è NO – come, peraltro, sono fermamente convinto – significa che è solo un vivere illusorio, che, onestamente, può anche lasciare il tempo che trova!
State certi: sperando o non sperando, ci si inaridirà lo stesso, perché la realtà, ahimé, non cambia. Nemmeno di una virgola…