"I Complessi" esistono ancora?

Alzi la mano chi non ricorda il film “I Complessi”, con il grande Alberto Sordi: ma oggi, nel Ventunesimo secolo, esistono ancora “i Complessi”?

A giudicare dalle notizie di cronaca, verrebbe da dire di si: è proprio di qualche giorno fa la notizia, che ha fatto il giro del mondo, secondo cui la nota casa di moda “Prada” avrebbe licenziato del personale perchè ritenuto “brutto”.

Allora siamo schiavi degli stereotipi?
Intendo dire: come nel caso di Dentone, chi lo ha detto che una presentatrice deve per forza avere le curve 90 – 60 – 90? E se è un pò più cicciottella? E chi lo ha detto che un presentatore TV dev’essere scartato solo per via dei suoi difetti fisici, magari proprio dei denti, come nel caso del personaggio del film di cui sopra?

La nostra società va avanti per stereotipi: se non sei come una valletta, sei out, se non sei perfetto, anche se hai due lauree, non puoi aspirare al dorato mondo dello spettacolo. Si, ma chi lo ha detto?

Prendi Susan Boyle: sarà pure bruttina, ma chissenefrega! Ha una voce che fa invidia a tanti, e forse è proprio per questo che ne han dette di cotte e di crude!

Prendi Antonella Clerici: ma chissenefrega se è un pò cicciotella! Ma ce ne fossero di presentatrici simpatiche come lei, sempre sorridenti! E poi, come diceva Concato, “hai fatto caso che le magre sono tristi, e tu, invece, hai sempre voglia di cantar?”) (beh, ora che ci penso, forse è meglio se Antonellina non canta: perchè? Scopritelo cliccando QUI e dopo capirete :D)

Prendi lo stesso Dentone: nonostante sia un personaggio inventato, chissenefrega se ha un difetto fisico dentale? Personalmente, a me interessa che sappia fare il suo lavoro, e che lo sappia far bene!

Insomma, un film che cinquant’anni fa aveva capito il problema di oggi: gli stereotipi, pericolose invenzioni di menti contorte buone solo a far del male alle giovani, che voglio sfondare nello spettacolo e finiscono col diventare anoressiche…

2 Commenti

  1. Stereotipi, modelli distorti, perdita continua di valori. Fino a quando questa organizzazione umana definità “società civile” continuerà a classificare il bello, il brutto, il meglio. il peggio etc. l’evoluzione vera resterà una chimera, caro Daniele. Purtroppo la strada che porta al raggiungimento dell’equa e giusta valutazione “dell’essere ” è davvero, ancora, una mulattiera piena di grossi massi! A presto
    Mauro

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