Secondo i dati Istat di recente pubblicazione, gli italiani, per colpa della crisi, sono più longevi ma più… Ansiosi! Ecco perché.
I dati Istat recentemente pubblicati parlano chiaro: gli Italiani, per colpa della crisi, sono cambiati. In bene o in male è da capire, ma di certo non sono più gli stessi: pare, infatti, che la crisi abbia reso gli italiani più longevi ma, contemporaneamente, più ansiosi. La vita media degli italiani è aumentata di oltre un anno e due mesi per gli uomini e di più di otto mesi per le donne. E’ cresciuta l’attenzione alla qualità di ciò che si mangia, anche perché, proprio per colpa della crisi, si fa sempre più la spesa nei cosiddetti “mercati del contadino”, dove tutto costa meno ed è molto più sano!
C’è, però, il rovescio della medaglia, che, a ben pensare, appare quasi scontato viste le preoccupazioni derivanti proprio dalla crisi. La stessa Istat spiega: ”il punteggio medio standardizzato dell’indice dello stato fisico passa da 50,4 nel 2005 a 51,2. Di contro quello dell’indice di stato psicologico si riduce di quasi un punto (dal 49,8 al 49). La diminuzione è più evidente nelle fasce di età adulta, soprattutto tra i 45-54 anni, mentre non si rileva tra gli anziani, ed è più marcata al sud.” Insomma: più preoccupazioni equivalgono a più ansie, e più ansie portano, ovviamente, a vivere peggio.
Pregi e difetti, dunque, degli effetti della crisi, che, da un lato, di certo danneggiano, ma, forse, riescono anche, paradossalmente, a rendere migliore la vita di molte persone. “Kafkiano” se volete, ma tremendamente vero!